Importanti novità per le pensioni agli statali con l’ anticipo TFS fino a 45.000 euro

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Importanti novità per le pensioni agli statali con l’ anticipo TFS fino a 45.000 euro. Ad annunciarla è stata lo stesso ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone. In pratica i dipendenti dalla pubblica amministrazione prossimi alla pensione potranno ricevere fino a 45.000 di anticipo subito. Una novità tanto attesa se si pensa ai tempi standard che di solito intercorrono tra la fine del rapporto di lavoro e la riscossione. E che interesserà circa 170 mila dipendenti statali che sono da poco usciti o che stanno per lasciare il mondo del lavoro

Le parole della ministro

La ministro Dadone ha infatti confermato l’ok del Governo in merito, dopo che lo stesso aveva raggiunto l’accordo con le banche. La riforma è infatti passata nelle mani – meglio: al vaglio – della Corte dei Conti per l’approvazione definitiva. Ora la ministro si attende a tempi strettissimi l’ultimo ok (dovrebbe essere scontato) insieme alla restituzione degli atti. Superato tale step, nel giro di un mese massimo la ministro ha detto si procederà nel “dare seguito alla convenzione con Abi”. L’obiettivo sarà quello di “fissare così le condizioni più vantaggiose possibili a beneficio dei tanti pensionati della P.A. che attendono questa importante misura”. Quali sono queste importanti novità per le pensioni agli statali?

Gli attuali tempi di attesa

Ma com’è la situazione odierna? Ad oggi (o fino a ieri?) il dipendente statale che va in pensione attende di norma anni prima di incassare il Trattamento di Fine Servizio (TFS). A stare alla legge, 12 mesi d’attesa, che diventano 24 se il rapporto si è interrotto per dimissioni o licenziamento. Allo scadere dei termini giunge il TFS ma solo se d’importo inferiore ai €50.000. Se invece compreso tra i 50 e i 100mila, l’attesa raddoppia, per divenire addirittura due se il TFS è maggiore ai 100mila. I tempi sono poi addirittura biblici per chi ha scelto Quota 100: ben 5 anni d’attesa prima dell’incasso.

Come si percepirà l’anticipo TFS?

Una volta definito e chiuso l’intero iter burocratico di ritorno dalla Corte dei Conti al Ministero, il “gioco” passerà tra futuri pensionati e banche. Gli istituti di credito convenzionati con l’Inps erogheranno ai richiedenti fino a un massimo di €45.000 di anticipo TFS maturato. In che forma? I diretti interessati chiederanno all’Istituto di previdenza un documento che attesti il loro diritto a percepire la liquidazione. Quest’ultima sarà ovviamente decurtata di eventuali altri anticipi percepiti nel corso degli anni.

Novità pensioni agli statali: anticipo TFS fino a 45.000 euro

Tale anticipazione bancaria costituirà un regolare contratto di finanziamento. Alla banca la restituzione delle somme elargite avverrà invece ad opera dell’Ente pubblico erogatore del TFS. Che girerà all’istituto di credito, appunto, il TFS inizialmente spettante all’ex dipendente statale ristorato dall’anticipazione. Quest’ultima si aggiungerà alla riduzione dell’aliquota Irpef sulle somme percepite a titolo di TFS, e fino a un tetto massimo di €50.000.