Attendiamo per i prossimi giorni la nuova Legge di Bilancio. Già da alcune settimane si susseguono indiscrezioni ed anticipazioni in merito alle novità previste per il 2021. Ricordiamo che la Legge di Bilancio è un documento previsionale di natura economico finanziaria che il Governo presenta al Parlamento. In essa troviamo l’indicazione delle coperture finanziarie necessarie a sostenere gli obbiettivi del Governo per il nuovo anno. La Legge di Bilancio 2021 è particolarmente importante perché dovrebbe contenere indicazioni sulle modalità di utilizzazione degli aiuti europei in arrivo. Dovrebbe riportare anche importanti novità per anticipare la pensione ed un possibile taglio delle aliquote IRPEF. In un recente approfondimento avevamo anticipato ai Lettori il maggior gettito fiscale rilevato dal MEF al 20 agosto scorso. Questo tesoretto potrebbe consentire sia una riforma fiscale che il rinnovo dell’Opzione donna e di Quota 100.
Un’opportunità poco sfruttata
Il rinnovo dell’Opzione donna è una delle importanti novità per anticipare la pensione già in vigore ma poco utilizzata. Nel 2020 le richieste sono state molto inferiori alle attese. Dati aggiornati allo scorso luglio indicano richieste dimezzate rispetto all’anno precedente. Solo il 30% delle potenziali richiedenti infatti, ha presentato la domanda. Il motivo di questo flop è probabilmente la penalizzazione economica che l’Opzione comporta. Opzione donna è una modalità di pensionamento anticipato che consente alle lavoratrici a 58 anni di età e 35 di contributi di richiedere la pensione. La soglia anagrafica sale a 59 anni per le lavoratrici autonome. Opzione donna consente di andare in pensione nove anni prima del previsto ma comporta pensanti penalizzazioni economiche. L’assegno INPS di queste pensioni scende di oltre il 20% rispetto ai trattamenti spettanti al raggiungimento dei 67 anni.
Importanti novità per anticipare la pensione
La proroga dell’Opzione donna per il 2021 potrebbe invece dimostrarsi una delle più importanti novità per anticipare la pensione. Le pensanti ripercussioni occupazionali causate dalla pandemia possono spingere i lavoratori ad anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Molti infatti, potrebbero preferire un assegno più contenuto rispetto all’incertezza causata dalla crisi. L’INPS potrebbe dover gestire un picco di richieste di pensionamento con Quota 100 e Opzione donna. Potranno sfruttare quest’ultima opportunità le lavoratrici nate negli anni 1960 e 1961 che abbiano versato almeno 35 anni di contributi. Per aderire, le interessate potranno richiedere una simulazione ad un CAF. Come nel caso di Quota 100, i tagli alla pensione possono variare sensibilmente di caso in caso. In linea generale, saranno maggiormente penalizzate le lavoratrici ad alto reddito. Al contrario, le richiedenti con una retribuzione più contenuta potrebbero ricevere un assegno in linea con le pensioni di anzianità.