La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) è uno strumento di previdenza sociale previsto dalla legge. Consiste nel versamento di una certa somma di denaro dall’INPS ai lavoratori, che hanno subito una diminuzione della retribuzione. Questa è collegata ad una difficoltà temporanea dell’azienda sul mercato, come un calo della domanda, oppure ad altri eventi temporanei. La temporaneità della difficoltà è importante perché è necessaria la previsione della ripresa delle attività lavorative.
La Cassa Integrazione ha, dunque, una doppia finalità. Quella di sostenere il reddito dei lavoratori beneficiari e quella di garantire il mantenimento del posto di lavoro. Infatti, evitando che l’azienda in difficoltà debba pagare della manodopera non utilizzata, si evita il licenziamento. Proprio perché la crisi è solo temporanea, dopo un certo tempo sarà possibile tornare ad attivare il 100% della forza lavoro.
Importanti novità dal Ministero del Lavoro per l’accesso dei lavoratori alla Cassa Integrazione dell’INPS
Esiste, poi, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). Questa è un altro ammortizzatore sociale che ha un fine simile alla CIGO. La CIGS è diretta a integrare la retribuzione di lavoratori sospesi, o a cui è stato ridotto l’orario di lavoro, a causa di difficoltà produttive. Oppure anche per consentire all’azienda processi di riorganizzazione aziendale, o infine in caso di contratti di solidarietà. In caso di riorganizzazione aziendale la durata massima della misura è 24 mesi. Per la crisi aziendale al massimo 12 mesi continuativi, per i contratti di solidarietà 24 mesi anche continuativi.
Con la circolare 6 del 2022 ci sono importanti novità dal Ministero del Lavoro per l’accesso dei lavoratori alla Cassa Integrazione. Intanto il Ministero chiarisce che sono previsti nuovi obblighi per il datore di lavoro. Questo può essere autorizzato dall’INPS al pagamento diretto. Nell’adempiere a questo obbligo, deve inviare all’INPS tutti i dati necessari al pagamento entro la fine del mese successivo a quello del periodo di integrazione. Se il periodo è invece successivo all’autorizzazione dell’INPS, il datore di lavoro ha 60 giorni per l’invio dei dati dal momento dell’autorizzazione. Senza questi adempimenti la Cassa Straordinaria e le altre spese rimangono a carico del datore di lavoro. La procedura si svolge online.
I chiarimenti del Ministero del Lavoro
Importante, poi, la novità per cui se l’impresa vuole chiedere la Cassa Integrazione, tanto Ordinaria che Straordinaria, la procedura è online. In particolare la consultazione sindacale per l’esame congiunto può avvenire in via telematica come previsto dal Decreto Sostegni Ter, tramite l’ausilio delle reti informatiche e telefoniche. Dunque, continuano le novità nella materia delle integrazioni salariali. Prima con la Legge di Bilancio del 2022 e poi con il nuovo Decreto Sostegni Ter in Gazzetta ufficiale il 27 gennaio 2022.