Per gli amanti dell’arte è ricominciata la stagione delle mostre. Ma ci sono delle belle sorprese anche per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo. All’apparenza noiosa, l’arte non è solo fatta di statue pallide e crocifissioni. E questo autunno anche gli appassionati di discoteca troveranno qualcosa di interessante. Infatti, chiunque troverebbe imperdibili queste 5 mostre fuori dal comune tra futuro e bellezza da Nord a Sud.
Inizia la Toscana con due mostre d’eccezione. La prima è dedicata al colosso dell’arte contemporanea Jeff Koons. Palazzo Strozzi inaugura una retrospettiva di uno degli artisti più controversi e rivoluzionari del mondo. Le sue opere più celebri, provenienti da collezioni internazionali prestigiose, dialogano per la prima volta secondo l’idea dell’artista stesso. L’esibizione dal nome “Shine”, lucentezza, vuole mostrare il volto doppio delle cose, ciò che resta in ombra e ciò che si vede. Chi vedrà queste opere si deve aspettare di entrarci in relazione e si rispecchiarsi.
La seconda mostra ha per titolo “La discoteca” e si tiene al Centro per l’arte contemporanea Pecci di Prato. Fino al 31 ottobre sarà esposta l’istallazione dell’artista J. Milani. Un film e una scultura luminosa raccontano di un futuro distopico dove la libertà è negata. Le persone sono trasformate in fiori mentre un’applicazione detiene il potere su ogni cosa. Sicuramente “La discoteca” è concepita per trasportarci in un universo surreale, ma chissà se davvero lontano.
Imperdibili queste 5 mostre fuori dal comune tra futuro e bellezza da Nord a Sud
La terza proposta arriva dalle OGR di Torino e s’intitola “Vogliamo tutto”. Come dice il sito ufficiale “una mostra sul lavoro, tra coscienza e disillusione, precarietà e riscatto”. Un insieme di artisti internazionali che hanno lavorato con installazioni, sculture, performance, video. La domanda si rivolge al passato industriale del lavoro, proiettandosi verso un futuro incerto, dove il digitale mette a rischio l’umanità.
Da Torino al MAXXI di Roma con una mostra che affronta un tema molto diverso dai precedenti. Il fotografo S. Salgado ha valicato molti confini e per 6 anni si è fermato in Brasile, in Amazzonia. Da questo viaggio scaturiscono fotografie cariche di suoni e colori, di persone e storie. Immagini di un ecosistema messo a rischio, della fragilità umana e della forza della foresta. Ad accompagnare quest’esperienza incredibile, il paesaggio sonoro di canti degli uccelli e ruscelli composto da J. Jarre.
Immaginiamo il Palazzo Reale di Palermo e un artista straordinario come Bill Viola. La Cappella Palatina, gioiello dell’eredità Normanna, diventa un luogo di introspezione, dove vita e morte si completano. L’opera dell’artista “Purifitation” celebra il martirio e l’ascensione con 4 opere celebri del suo passato. Un’esperienza più che una mostra per chi avrà l’opportunità di vederla.
Approfondimento
La musica come risveglio: conversazione con il Maestro Roberto Cacciapaglia