Il trucco per scegliere un buon vino capendoci poco

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Quando parliamo di vino parliamo di emozione. I popoli antichi avevano tutti un Dio che personificava il nettare che esce dall’uva. Dioniso, Bacco e tanti altri ci fanno capire che il legame che abbiamo con il vino trascende la nostra noiosa quotidianità.

Nel passato, in un mondo chiuso, non avevamo quest’enorme scelta. Oggi, basta entrare in qualsiasi enoteca o supermercato per renderci conto di quanto sia l’ammontare di bottiglie diverse che ci vengono proposte. A questo problema c’è tuttavia una soluzione. Il trucco per scegliere un buon vino capendoci poco.

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Informazione

In un mondo e una società che sfida costantemente le Autorità, ricordiamoci che forse è meglio pensare di non poter sapere tutto.

Magari diciamocelo solo tra di noi, a bassa voce. Siamo ignoranti in migliaia di materie. Quando pensiamo al vino, se non siamo né sommelier né ci siamo mai interessati davvero al prodotto, non ne sappiamo nulla. Ma nulla proprio, ignoranti come somari.

Non dobbiamo vergognarci, basta solo rendersi conto di questa situazione e porre rimedio. Come? Nessun problema. Il trucco per scegliere un buon vino capendoci poco è chiedere a un amico o a un’amica che ne capisce più di noi. Semplice come il pane, prima di andare a comprarlo chiediamo consiglio.

Prezzo

Inoltre, un indicatore importante sulla qualità del vino è il suo prezzo. Basta pensare che è stato calcolato che il costo di produzione di una bottiglia di vino non può, in nessun caso, scendere sotto i 5 euro.

Evitiamo, quindi, di comprare vini al di sotto di questa soglia. Magari beviamo meno, ma cerchiamo di bere meglio. In alternativa, se proprio vogliamo spendere poco per il vino, possiamo sempre usarlo come ingrediente.

Ad esempio, nel Nord Italia il vin brulé è una delle preparazioni con il vino più diffuse. Con ProiezionidiBorsa abbiamo segnalato una delle migliori ricette in circolazione, consultabile qui.