Il trucco della nonna per capire se l’arrosto è cotto senza usare il termometro e il segreto per ammorbidirlo

arrosto

L’arrosto servito per il pranzo della domenica o per una cena in famiglia fa sempre la sua figura. Soddisfa tutti con il suo gusto avvolgente e accompagnato dai contorni più diversi. Un buon arrosto di vitello può essere la soluzione adatta anche per una tavolata numerosa.

Accompagnato da croccanti pepite di patate al forno o anche da un contorno di stagione. Semplice o farcito insomma è una ricetta che davvero mette d’accordo praticamente tutti. Il problema però quando si prepara in casa è azzeccare la cottura. Spesso infatti capita di ritrovarsi con una carne ancora troppo cruda che rilascia i liquidi. O viceversa troppo cotta e stopposa che già dal primo morso sembra una pietra difficile da masticare.

Il trucco della nonna per capire se l’arrosto è cotto senza usare il termometro e il segreto per ammorbidirlo

Per regolarsi sulla cottura giusta non basta seguire la ricetta per filo e per segno. Conoscere il proprio forno agevola sicuramente nella preparazione di ogni ricetta.

Gli chef professionisti per capire se l’arrosto è cotto alla perfezione utilizzano un termometro apposito. Si usa inserendolo all’interno dell’arrosto e si misura così la temperatura al cuore. Generalmente per un arrosto di vitello è circa 68° gradi. Per una cottura più al sangue la temperatura sia abbassa di circa 10 gradi.

Ma si può capire la cottura giusta senza acquistare e usare il termometro?

Usando il classico metodo della nonna che utilizziamo anche per le torte. Ci basterà utilizzare uno stecchino o bastoncino per spiedini. Lo infiliamo nella parte centrale dell’arrosto in modo da raggiungere il cuore. Il liquido che fuoriesce dall’arrosto una volta tolto lo stecchino ci aiuterà a capire a che punto è la cottura. Se è troppo rosso quindi c’è ancora molto sangue dovrà cuocere, se invece è rosato è pronto.

Però può capitare di superare la cottura media ideale e sfornarlo troppo cotto. Non bisogna disperare pensando di aver rovinato completamente il piatto. Si può usare qualche espediente per ammorbidire la carne e recuperare l’arrosto.

Come ammorbidire la carne

Dopo aver cotto l’arrosto non tagliamolo subito in fette ma avvolgiamolo nella carta stagnola intero per 10 minuti. In questo modo la carne si rilasserà trattenendo i succhi tutti nel cuore. Questo procedimento sarebbe sempre consigliato. Così l’arrosto rimarrà morbidissimo all’interno e sarà succulento.

Altrimenti possiamo utilizzare il brodo per allungare il sughetto con un po’ di farina. Si creerà una salsina con cui massaggeremo l’arrosto prima di avvolgerlo nella carta stagnola. Così la carne risulterà più morbida.

Ecco, quindi, il trucco della nonna per capire se l’arrosto davvero è pronto per essere servito. Ricordiamo sempre che il taglio di carne è importantissimo per una buona riuscita del piatto. Scegliamo un taglio con un po’ di grasso che aiuta a dare morbidezza, magari la noce o il girello. Inoltre facciamo rosolare l’arrosto in padella prima di metterlo in forno.

Approfondimento

L’incredibile e succulento arrosto di vitello da portare in tavola per il pranzo della domenica