La questione imperversa tra operatori e traders: il trend di lungo delle Borse è girato al ribasso?
In precedenti analisi avevo evidenziato talune proiezioni, in particolare riferendomi allo S P 500. Evidenziavano la possibilità di una inversione ribassista, con target su livelli decisamente bassi sul lungo termine.
Ma questi livelli rappresentavano solo una sorta di target potenziali che, come rimarcavo, sarebbero divenuti operativi solo a fronte di precisi segnali di inversione.
Un filtro temporale molto importante sarebbe stata la chiusura di marzo.
Alla luce di questa chiusura, sia mensile, che trimestrale, cosa possiamo dire?
Chiusura di marzo: il trend di lungo delle Borse è girato al ribasso?
Intanto, un metodo particolarmente affidabile per definire inversioni di lungo termine, riconduce a PLT
Si tratta di un sequential setup, cioè di un pattern composito, costituito a sua volta di due parti.
In una prima parte il metodo fornisce una sorta di alert, che qualcosa potrebbe essere mutata, e considerando ad esempio lo S & P 500, indice rappresentativo della borsa USA, sicuramente questo segnale è intervenuto.
Il che implica che a questo punto diviene operativo un secondo segnale.
Infatti, una volta formatosi il primo, il metodo consente di individuare un secondo riferimento essenziale.
In questo caso un supporto di lungo, e solo in caso di violazione di questo riferimento, ma solo in una successiva chiusura mensile, si avrà un segnale di confermato ribasso di lungo.
Continuiamo la nostra analisi, in questo articolo, sullo S&P 500 , e individuiamo questo livello di supporto precisamente a 2189.
Da rilevare che questo metodo avrebbe impedito di considerare come inversioni tutte le ultime significative correzioni ribassiste, intervenute a partire dal 2018.
I target proiettati al ribasso diverranno operativi, quindi, solo in caso di confermato trend ribassista.
Riferimenti grafici
Un altro importante metodo, di tipo tradizionale, riconduce alla interpolazione grafica, unita a conferme di chiusura mensile.
In effetti la trend line di lungo che supportava il trend iniziato nel 2009 è stata rotta al ribasso, ma non in chiusura mensile.
Pertanto, anche sulla base di tale metodo, ancora l’inversione non sarebbe intervenuta.
Il seguente grafico evidenzia infatti come le quotazioni abbiano rotto al ribasso, ma per poi risalire sopra tale riferimento grafico.
Altre analisi, già considerate in un precedente articolo, evidenziavano peraltro come dal punto di vista di determinati modelli econometrici, fosse possibile che il fondo del ribasso potesse già essere considerato concluso.
Cosa attendere da ora in poi?
Il trend di lungo delle Borse è girato al ribasso?
Quanto ai perché la Borsa si è ripresa, abbiamo almeno due risposte.
Intanto perché, anche in un trend fortemente ribassista, ad un primo movimento A in senso ribassista, segue un movimento B di correzione rialzista.
Inoltre, dal punto di vista macro, la curva dei rendimenti esprime un miglioramento delle prospettive future, come da grafico seguente:
La freccia rossa evidenzia la curva di un mese fa.
Quella nera quella attuale.
Probabile che il miglioramento consegua alle rilevanti misure espansive decise dalle istituzioni USA, esecutivo e Fed.
In successive analisi considereremo la situazione di altri mercati azionari.
Intanto, una chiusura mensile sopra il massimo della precedente barra sullo stesso time frame, indicherebbe probabile archiviazione del ribasso.
In tal caso, il ribasso di circa il 40 per cento, rappresenterebbe un mercato orso veloce, evento raro, ma non impossibile.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT