Gli azionisti del titolo saranno sicuramente confusi visto che il titolo Sogefi delude nel terzo trimestre ma è ancora sottovalutato. Cosa fare in un contesto del genere?
Ricordiamo che l’azienda ha riportato un pessimo risultato del terzo trimestre con guadagni, ricavi e controllo dei costi più deboli. I ricavi, infatti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono calati del 7,2% a 316,6 milioni di euro. Ancora più clamoroso, poi, è il calo del 139% degli utili che ha portato a una perdita netta di 2,2 milioni di euro dopo lo scorso anno la società aveva riportato un utile.
In questo quadro a tinte fosche, però, c’è un aspetto positivo. Negli ultimi 3 anni in media, infatti, l’utile per azione è aumentato del 12% all’anno, ma il prezzo delle azioni della società è sceso del 2% all’anno, il che significa che è significativamente in ritardo sugli utili. Ciò vuol dire, quindi, che ci sarebbe spazio per un ampio apprezzamento del titolo.
D’altra parte dal punto di vista dei multipli di mercato lo scenario più favorito è quello rialzista. La società, infatti, è una delle più interessanti sul mercato in termini di valutazione basata sui multipli degli utili. Inoltre, il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0.37 volte il suo fatturato. Infine, il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile fa apparire l’azione come relativamente economica.
Gli analisti che coprono il titolo hanno un giudizio medio comprare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 36% circa.
Il titolo Sogefi delude nel terzo trimestre ma è ancora sottovalutato, cosa fare? Le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni di Sogefi (MIL:SO) hanno chiuso la seduta del 16 novembre a quota 1,342 euro in ribasso dello 0,15% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è ribassista, ma al momento non ci sono ancora i presupposti per un’accelerazione ribassista. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono in bilico sull’ultimo supporto prima che venga raggiunto il I obiettivo di prezzo in area 1,242 euro. Una chiusura settimanale inferiore a questo livello, poi, aprirebbe le porte a un’accelerazione ribassista verso il II obiettivo di prezzo in area 1,014 euro. La massima estensione del ribasso si trova in area 0,786 euro. Su questo livello la probabilità che si possa assistere a un’inversione rialzista è molto elevata.
I rialzisti, invece, potrebbero prendere nuovamente il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura settimanale superiore a 1,3829 euro.
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