Più volte abbiamo scritto che il titolo azionario dell’utility milanese non offre particolari spunti che incentivano all’investimento azionario (A2A in questo momento è da evitare per chi pianifica un investimento di lungo periodo). D’altra parte come vedremo anche dall’analisi grafica e previsionale la tendenza in corso è praticamente laterale senza particolari spunti.
Ci sono, però, tre motivi che potrebbero spingere all’investimento sul titolo azionario: la sua sottovalutazione, il suo dividendo e la sua politica di acquisizioni.
Per quel che riguarda la valutazione possiamo dire che secondo gli analisti A2A alle quotazioni attuali è in linea con il prezzo obiettivo medio. Tuttavia il consenso medio è Outperform. Lo scenario cambia se si confrontano le quotazioni attuali con il fair value del titolo azionario. In questo caso, infatti, A2A risulta essere sottovalutata del 25% circa. Sottovalutazione confermata anche dalla valutazione basata sui multipli del rapporto prezzo/utili.
Il dividendo, poi, è un ulteriore motivi di incentivo all’investimento su A2A. Allo stato attuale, infatti, il suo rendimento è di circa il 4% ed è visto in crescita a circa il 4,5% nei prossimi tre anni. Il pay-out è leggermente elevato, è pari a circa l’80%, ma non ancora preoccupante.
Infine nelle ultime settimane A2A si sta dedicando a espandere la sua rete nell Nord Italia creando joint-venture o cercando di acquisire altre aziende. In particolare della sfida in corso con HERA per il controllo di Ascopiave abbiamo già riportato in un precedente articolo (Guadagnare con Ascopiave grazie alla guerra tra A2A e HERA). Questo attivismo, però, deve indurre alla prudenza. Eventuali acquisizioni a prezzi troppo elevati potrebbero influire negativamente sull’andamento delle quotazioni azionarie di A2A.
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Analisi grafica e previsionale sul titolo A2A
A2A (MIL:A2A) ha chiuso la seduta del 7 febbraio a quota 1,8265€ in ribasso dello 1,06% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Come si vede dal grafico, la tendenza in corso sul titolo è rialzista, ma sono ormai molte sedute che le quotazioni sono bloccate all’interno del trading range 1,78515€-1,89319€ (I° obiettivo di prezzo). A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Al rialzo l’obiettivo successivo si trova in area 2,17638€ (II° obiettivo di prezzo), mentre la massima estensione del movimento in corso si trova in area 2,45935€ (III° obiettivo di prezzo).
I segnali ribassisti diventerebbero preoccupanti nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 1,71784€.

A2A: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.