Per rimanere in forma e non ingrassare, bisogna fare attenzione non solo a quello che si mette nel piatto, ma anche a come lo si cucina.
Ad esempio per la pasta, uno degli alimenti più popolari al mondo, si deve anche considerare le calorie e l’indice glicemico.
La pasta è uno degli alimenti preferiti dagli italiani e se vengono seguiti dei piccoli consigli che ora daremo, la si potrà mangiare tranquillamente, senza rischiare di prendere peso o di avere problemi con la glicemia.
Ecco il segreto per ridurre le calorie della pasta e il suo indice glicemico
Alcuni studiosi dell’Università della California hanno portato avanti uno uno studio su una delle paste più consumate: gli spaghetti.
Hanno accertato che, se gli spaghetti vengono cotti al dente e poi raffreddati hanno un indice glicemico basso. Il segreto per ridurre le calorie della pasta e il suo indice glicemico è consumare la pasta al dente, raffreddata in frigorifero e poi riscaldata in padella.
Gli spaghetti per la dieta
Inoltre gli spaghetti cotti al dente e poi raffreddati, sono quelli più indicati per le persone che sono a dieta, perché grazie ad un processo di gelatinizzazione dell’amido, contengono un minor quantitativo di zuccheri.
I formati di pasta
Anche i formati di pasta incidono sull’indice glicemico. Quelli corti, come i fusilli, le penne, i rigatoni hanno un indice glicemico maggiore degli spaghetti. La lavorazione particolare della pasta lunga, porta ad una cristallizzazione dell’amido e di conseguenza i tempi di digestione e di assimilazione diventano più lunghi.
Quando una pasta è al dente
Una pasta è ritenuta al dente quando mantiene la sua tenacità, anche a cottura ultimata.
La pasta, per avere queste caratteristiche, deve essere di alta qualità. Infatti non occorre colarla prima rispetto ai minuti che sono indicati sulla confezione, altrimenti non si avrà una pasta al dente ma una pasta cruda.