Le grandi difficoltà in cui si dibatte la Borsa italiana le abbiamo viste nella seduta di oggi. Se sui mercati azionari europei grava l’incognita della recessione, su Piazza Affari pesa anche il rischio intrinseco. Ovvero il rischio legato alla sostenibilità del debito. Vediamo più in dettaglio cosa è accaduto oggi.
Il rischio sul debito mette sotto pressione le banche e frena la Borsa di Milano
Come previsto in un precedente articolo, le Borse europee oggi sono partite tutte al rialzo, in reazione alla seduta negativa di mercoledì. Lo stesso ha fatto Piazza Affari che a metà seduta è arrivata a guadagnare con l’indice Ftse Mib, anche un punto percentuale. Poi però nel pomeriggio sono arrivate le vendite e i prezzi hanno cominciato a calare. E questo nonostante l’apertura positiva della Borsa americana. Al termine della seduta l’indice delle blue chips l’Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), ha terminato in rialzo dello 0,5%. In calo rispetto ai massimi della giornata e sotto la performance messa a segno dalle altre Piazze europee in rialzo in media dell’1,5%.
Perché il listino milanese ha fatto fatica?
Come mai Piazza Affari non è riuscita ad eguagliare la performance delle altre Borse? Perché rischio sul debito mette sotto pressione le banche e frena la Borsa di Milano. Milano ancora una volta è stata zavorrata dalle azioni bancarie. Le banche sono sotto il tiro della speculazione. Per fortuna che in Borsa è vietato vendere allo scoperto altrimenti oggi sarebbe stata una seduta di tutt’altro segno.
Le incertezze sulla tenuta del nostro debito pubblico creano sfiducia sul nostro listino e in particolare sulle banche. Sarebbero le prime a pagare una eventuale crisi di liquidità del nostro Paese. Inoltre la sentenza delle Corte Costituzionale tedesca crea ulteriore pressione sul settore. Unicredit per esempio ha chiuso a 6,5 euro, sui minimi degli ultimi 10 anni e poco influisce una brutta trimestrale. Ieri Intesa ha presentato al mercato conti ottimi e oggi ha chiuso peggio di Unicredit. Un calo del 2% contro un calo dello 0,8% di Unicredit. Non è un caso che anche oggi lo spread tra BTP e Bund sia rimasto a 245 punti.