Il report di Goldman Sachs e i dati sulla raccolta di settembre fanno volare Azimut. Esplosione al rialzo o trappola per tori?

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Negli ultimi giorni il report di Goldman Sachs e i dati sulla raccolta di settembre fanno volare Azimut. Tuttavia non sono mancate sedute al ribasso molto dure che hanno azzerato i guadagni in un colpo solo. Il risultato netto è che le quotazioni sono ferme da alcuni giorni senza riuscire a prendere una direzione precisa.

Ma andiamo per gradi  e cerchiamo di capire le ragioni alla base di questo comportamento apparentemente erratico.

I fatti sono quelli riportati in un comunicato in cui si annunciano i dati della raccolta di settembre che è risultata essere positiva per 581 milioni di euro, raggiungendo così quota 3,6 miliardi da inizio anno. A seguito di questi numeri c’è stato un report di Goldman Sachs che già un mese fa aveva incluso il titolo tra i suoi preferiti del settore risparmio gestito in Italia.

Se a questo si aggiunge la sottovalutazione del titolo, un ottimo rendimento del dividendo e la solida situazione finanziaria, ci sono tutte le prospettive per un future brillante. Tuttavia, secondo le previsioni di Standard & Poor’s, le prospettive di crescita del fatturato dovrebbero essere molto basse per i prossimi anni fiscali e questo è un vulnus che affligge il titolo.

Il report di Goldman Sachs e i dati sulla raccolta di settembre fanno volare Azimut: gli scenari delineati dall’analisi grafica e previsionale

Azimut (MIL:AZM) ha chiuso la seduta del 20 ottobre a quota 16,08 euro in ribasso dello 0,59% rispetto alla seduta precedente.

Time frame giornaliero

La tendenza in corso è rialzista, ma da molte sedute è bloccata dalla resistenza offerta dal I obiettivo di prezzo in area 16,13 euro. Le continue oscillazioni intorno a questo livello rendono molto difficile il trading di breve in quanto ci sono continui falsi segnali. Solo una deciso break rialzista (e.g. chiusura giornaliera superiore a 16,61 euro)  farebbe scattare le quotazioni verso gli obiettivi indicati in figura.

Viceversa, una chiusura giornaliera inferiore a 15,38 euro farebbe girare al ribasso la tendenza in corso.

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Azimut: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello inferiore mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi.

Time frame settimanale

Anche sul settimanale le quotazioni sono in fase laterale da inizio giugno. Negli ultimi quattro mesi, infatti, le quotazioni si sono mosse all’interno dell’ampio range 15,14 euro- 17,66 euro. Solo una chiusura settimanale esterna a questi livelli darebbe direzionalità alle quotazioni.

Azimut: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello inferiore mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi.

Time frame mensile

La tendenza in corso è rialzista e gli obiettivi, molto ambiziosi, sono quelli indicati in figura. Le quotazioni, infatti, potrebbero più che triplicare il loro valore. Solo una chiusura mensile inferiore a 15,3 euro farebbe virare al ribasso la tendenza in corso.

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Azimut: proiezione rialzista in corso sul time frame mensile. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello inferiore mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi.

Approfondimento

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