Il ragù bolognese, firmato dalla stilista di moda Lella Curiel

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La stilista di moda milanese, Lella Curiel, è ancora famosa per i suoi magnifici pranzi e soprattutto per i suoi manicaretti raffinati. Tra questi il suo straordinario ragù, degna corona della pasta fresca. La sfoglia, in casa sua, non si è mai comprata nei negozi e nei supermercati. La si fa solo in casa: tagliatelle, tagliolini, quadretti e lasagne. Nelle cucine delle grandi famiglie, un tempo si teneva in un angolo un fodero di stoffa con dentro un bastone. Lo si appoggiava sulle spalliere di due sedie distanziate e lì sopra si accavallava la pasta.

Quando il ragù di Lella andò al Quirinale

Il ragu bolognese, ‘firmato’ dalla stilista di moda Lella Curiel. Anni fa, Lella Curiel – lo racconta in “Lo stile in cucina”, edizioin Codice Atlantico – fu invitata al Quirinale per la Festa della Repubblica dal neopresidente Carlo Azeglio Ciampi. “Conoscevo le origini emiliane di sua moglie, Donna Franca. Reputai spiritoso inviarle, invece del solito foulard e dei tanti fiori, un grande barattolo di ragù. Con la ricetta squisita della mia nonna emiliana, Lucia. Era elegantemente avvolto in un enorme tovagliolo di fiandra bianca, legato con un nastro di seta rosso. La signora Ciampi, intelligente e con un gran senso dell’humour, penso gradì questa buffa idea. E così il ghiaccio fu repentinamente rotto”.

Il ragu bolognese, firmato dalla stilista di moda Lella Curiel

Il ragù bolognese firmato dalla stilista di moda Lella Curiel. Ecco la ricetta doc di sua nonna Lucia. Un chilo di manzo macinato, insieme a 200 grammi di pasta di salsiccia va messo a rosolare in un cucchiaino di lardo di Colonnata tritato. Quando la carne sarà appassita, si aggiungono cipolla, carota, sedano, alloro. Dopo 5 minuti, aggiungere un fegatino di pollo a pezzettini. Amalgamare lentamente, sfumare con un bicchiere di vino rosso. Aggiungere un tubo concentrato di pomodoro. Far cuocere a fuoco lentissimo per tre ore, aggiungendo qualche cucchiaio di brodo, se si ritira troppo. Variante a fine cottura: 2 manciate di porcini secchi, messi ad ammollare in acqua e comprensivi dell’acqua di ammollo filtrata con un colino.