Che la situazione dellaTurchia sia al limite, tra Covid-19, tensioni geopolitiche e crisi finanziaria è un dato di fatto. Così come è un fatto che la lira turca abbia perso il 40% da inizio anno. Siamo, adesso, nella condizione che il rafforzamento pluriennale dell’euro contro la lira turca è giunto al capolinea?
Ci sono stati dei tentativi di recupero, ma si sono sempre dimostrati un fuoco di paglia. Ad esempio, con il dato sull’inflazione stabile di inizio ottobre e il rialzo di due punti percentuali dei tassi d’interesse, sembrava che una svolta fosse vicina. Anche in questo caso, però, i sogni di gloria sono naufragati immediatamente. Con la scelta di Erdogan di appoggiare l’Azerbaijan nei confronti dell’Armenia sono stati vanificati, però, tutti gli sforzi di ripresa della moneta turca.
A prescindere, però, dalle motivazione che possono generare variazioni di tendenza nel breve, l’importante è andare a individuare i livelli chiave da monitorare per capire in anticipo i movimenti futuri.
Il rafforzamento pluriennale dell’euro contro la lira turca è giunto al capolinea: cosa succederà nel breve/lungo periodo?
Il cambio Euro Lira Turca ha chiuso la seduta del 9 ottobre a 9,3119 in ribasso dello 0,38%. Per le quotazioni Euro Lira Turca in tempo reale clicca qui.
Time frame giornaliero
L’ultima seduta della settimana ha segnato una brutta battuta di arresto nel percorso rialzista dell’euro contro la lira turca. Probabilmente questa frenata è ad collegare alla vicinanza del I obiettivo di prezzo in area 9,42. È questo, quindi, il livello da monitorare nelle prossime sedute. La sua rottura in chiusura di giornata farebbe scattare un ulteriore rialzo verso gli obiettivi in area 9,868 (II obiettivo di prezzo) e 10,316 (II obiettivo di prezzo).
la sua tenuta, invece, se accompagnata da un chiusura di giornata inferiore a 9,248 euro farebbe scattare una proiezione ribassista con conseguente rafforzamento della lira turca.
Time frame mensile
La tendenza in corso è rialzista dal fine 2018. Adesso, però, potrebbe essere arrivata al capolinea. Il III obiettivo di prezzo in area 9,67, infatti, è molto vicino e potrebbe agire in modo da far indebolire la spinta rialzista. Una conseguenza di questa fortissima resistenza (massima estensione al rialzo) potrebbe quanto meno far scendere le quotazioni fino in area 8,48. Una chiusura mensile inferiore a questo livello provocherebbe un’inversione ribassista di lungo periodo.
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