Il perfetto giardino che non impegna esiste grazie a quest’incredibile tecnica rivoluzionaria

cactacee

Questa furbizia arriva direttamente dal mondo anglosassone e poi conquista pian piano molti altri Paesi. Una delle attività più impegnative nella cura del giardino è l’irrigazione. Essa impegna sempre molto tempo e rappresenta un problema con cui fare i conti durante i periodi di assenza da casa e giardino. Fortunatamente il perfetto giardino che non impegna esiste, grazie a quest’incredibile tecnica rivoluzionaria detta Dry Garden. Essa traduce letteralmente l’espressione “Giardino Asciutto” e sfrutta una serie di principi che permettono di avere un giardino impeccabile senza troppi sforzi.

Che cos’è il Dry Garden o Giardino Asciutto e perché è vantaggioso sperimentarlo

La principale caratteristica è la quasi totale mancanza d’acqua. Questo perché il Dry Garden riesce a sfruttare quanto offerto dalla natura, riducendo drasticamente gli sforzi umani. Il nostro consiglio è di apprendere questa tecnica e di sperimentarla almeno in piccola parte per avere giardini curati, ma senza faticare troppo.

Il Dry Garden non sfrutta acqua artificiale, ma solo l’acqua piovana offerta dalla natura. Nei progetti più importanti, qualcuno crea grandissime buche che raccolgono l’acqua piovana durante le stagioni fredde. Questo, però, significa principalmente scegliere le piante che necessitano di minori irrigazioni e particolarmente capaci di crescere in condizioni di aridità.

Il perfetto giardino che non impegna esiste grazie a quest’incredibile tecnica rivoluzionaria

Riempire il giardino di grandi buche da colmare d’acqua è abbastanza inverosimile. Tuttavia, bastano poche accortezze per ricreare almeno i principi di questo metodo che farà risparmiare tanta fatica. Innanzitutto, bisogna prestare attenzione nella scelta del terreno. In caso di prato, in giardino bisogna prediligere terreni drenanti, perché i ristagni sono un grande pericolo. Negli altri casi andranno bene anche suoli leggermente argillosi.

Per quanto riguarda, invece, le specie da preferire suggeriamo di scegliere innanzitutto la famiglia delle Cactacee. Con pochissima acqua, queste piante regalano colori e forme spettacolari.

Alcune Cactacee, non solo raggiungono anche i 9 o 10 metri di altezza, ma immagazzinano anche buone quantità d’acqua che rilasciano gradualmente nel terreno. Accanto è quindi possibile collocare altre piante che beneficeranno di questo lento rilascio d’acqua. Perfette sono anche: la pianta dello Yucca, il Phormium o l’Hylocereus, che è la specie che produce il famosissimo Dragon Fruit.

Ultimi consigli per un giardino senza fatica

  • Tra le piante che impegnano di meno anche Oleandro, Artemisia, Salvia, Rosmarino, Elicriso, l’Achillea e Ulivi;
  • al posto del prato all’inglese, prediligere la Lippia Nodiflora, che resiste alla siccità e seguire questi consigli;
  • riempire gli spazi con tanta ghiaia decorativa;
  • puntare su scenografici effetti di luce soffusa per la notte.