Il pane fatto in casa conviene e quanto fa risparmiare considerando farina e bolletta del forno?

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I recenti rincari sui prodotti alimentari hanno spinto molti a produrre il pane in casa. Una scelta giustificata anche dalla forte differenza di prezzo tra le materie prime e il prodotto finito. Allora scopriamo se conviene economicamente fare il pane autonomamente.

Il pane non manca mai o quasi, sulle tavole delle famiglie italiane. Quando si va al ristorante è la prima cosa che portano in tavola. Un tempo era il cibo per eccellenza. Il pane ha notevoli qualità nutritive. Addirittura il pane fatto con un particolare tipo di grano avrebbe particolarità benefiche per il cuore. Lo ha rivelato uno studio dell’Università di Firenze di Scienza dell’Alimentazione.

Pane e pasta sono ricchi di carboidrati e quindi sono fondamentali per dare energia al nostro organismo. Molti pensano che un piatto di pasta a cena possa fare ingrassare, ma questa è una convinzione errata. La pasta fa ingrassare a pranzo e a cena, se non viene consumata con moderazione. Anzi, uno studio pubblicato sulla rivista Obesity, nutrition, metabolism & cardiovascular diseases ha fatto una interessante rivelazione. Chi consuma moderatamente pasta a cena potrebbe anche ridurre i centimetri del girovita.

Il pane fatto in casa conviene e quanto fa risparmiare considerando farina e bolletta del forno?

Secondo recenti statistiche una famiglia di 4 persone consuma in media 3 kg di pane alla settimana, quindi circa 150 kg all’anno. Secondo i dati dell’Associazione Coldiretti, mediamente in Italia un kg di pane costa attorno ai 3,2 euro al chilo. Ma il prezzo varia da città a città e da nord a sud della Penisola anche in modo rilevante. Facendo riferimento al prezzo medio, la spesa per il pane di una famiglia di 4 persone potrebbe andare tra 450 e 500 euro l’anno.

Il pane fatto in casa conviene? Dipende da una serie di fattori oltre al costo medio della farina. Per valutare la convenienza occorre tenere in considerazione alcuni costi. Il primo è quello della macchina per fare il pane (a meno che non lo si voglia fare a meno).

Poi occorre considerare il costo degli ingredienti. Per fare un kg di pane occorrono circa 800 grammi di farina da impastare con acqua, poi del sale e del lievito di birra. Ma non è finita qui, perché il pane va infornato a 200 gradi per almeno 40/50 minuti. Quindi anche il costo dell’energia è una variabile da considerare per la preparazione. Il consumo del forno fa lievitare la bolletta, oltre che il pane, specialmente di questi tempi.

La variabile dei consumi dell’energia è fondamentale

Per capire se conviene fare il pane in casa agli ingredienti utilizzati occorre aggiungere anche il costo dell’energia consumata nell’utilizzo del forno. Questo elettrodomestico è uno dei più ingordi di energia e più è vecchio più i consumi salgono. Quindi è consigliato cuocere grandi quantità di pane per ammortizzare i consumi. Infatti il consumo di energia per due ore non cambia in base alla quantità di pane infornato.

Probabilmente una famiglia di 4 persone che consuma 150 kg l’anno di pane ha convenienza a fare il pane in casa. Questo perché può ammortizzare il costo del forno su grandi quantità di prodotto cotto. La convenienza si riduce con la riduzione dei componenti della famiglia e quindi del consumo di pane totale. In teoria un single potrebbe anche cuocere in forno una grande quantità di pane magari per tutta la settimana e utilizzare meno il forno. Tuttavia buona parte del pane potrebbe indurirsi nei giorni successivi.

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