Saranno i nuovi vaccini contro il Covid 19, saranno le parole di Trump che ha dato il via libera alla successione alla Casa Bianca, saranno le speranze di una ripresa economica sussurrate da alcuni dati macro incoraggianti, sta di fatto che i mercati registrano nuovamente un segno più.
A quanto pare il nuovo corso della politica USA piace ai mercati. La prova si ha anche dalle prime reazioni dei listini internazionali di fronte alla lista dei prossimi ministri del governo Biden. In particolare l’attenzione del settore finanziario si è presto concentrata su un nome, quello di Janet Yellen alla guida del Tesoro. Ex numero uno della Federal Reserve nonché prima donna alla guida della Banca Centrale USA, la Yellen è un nome che rassicura gli operatori . Allo stesso tempo conferma anche la volontà della nuova amministrazione di combattere le problematiche sorte in ambito lavorativo a causa del Covid.
I listini internazionali
I listini sono dunque in rialzo ed è ovvio che, partendo da questi presupposti, il nuovo corso della politica USA piace ai mercati. Numeri alla mano, osservando le varie piazze di scambio, si nota, a 10 minuti dalle 15, un Dax a +1%. Parallelamente anche un Cac 40 a 1,4%, un Ftse 100 a 1,25%. Ma, in Europa, è il Ftse Mib a festeggiare con un +1.85%. Attraversando l’oceano, inoltre, non cambia la situazione, anzi, si accentua. Infatti, sempre nello stesso momento, i futures dell’S&P500 arrivano a 0,8% in territorio positivo, quelli del Dow a 1,10% e sul Nasdaq si parla di un +0,4%
I rating degli analisti
Per quanto riguarda i rating degli analisti, a Piazza Affari arrivano dei buy da parte di Banca Akros su Enel (MIL:ENEL) (target fissato a 9 euro), Telecom Italia (0,56 euro) e Unieuro (14 euro). Più ottimista il giudizio su Atlantia (17 euro) che può sfruttare un rating accumulate.
Gli eventi più importanti nel calendario
Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i dati più importanti quelli da citare oggi riguardano il PIL tedesco (terzo trimestre) che nella misura a/a vede un miglioramento che lo ha portato dal precedente -11,3% all’attuale -4%.