Il minimo sul Nasdaq potrebbe già essersi formato?

Nasdaq

Ieri, in questo articolo, ho spiegato un metodo astrofinanziario di Gann ed ho indicato come usarlo. Cioè a supporto delle indicazioni provenienti da altri metodi.

Oggi vi illustro un esempio in tal senso, analizzando il Nasdaq.

Andremo a vedere se altre tecniche, desunte quasi tutte da Gann, potrebbero aver indicato la possibile formazione di un bottom già sulle attuali quotazioni e, in tal caso, verificheremo se esistano conferme anche con il metodo astrozodiacale.

Ma procediamo con ordine.

Ci domandiamo quindi: il minimo sul Nasdaq potrebbe già essersi formato?

Partiamo dal seguente grafico, a barre orarie, cui applichiamo solo il metodo Magic box.

Proiezione con Magic box su grafico orario

Magic Box su Nasdaq

La freccia rossa sulla destra indica una intersezione tra una retta verticale ed una retta orizzontale, delineate con il metodo Magic Box.

Su tale livello si individua un target supportivo del metodo, da cui notiamo che le quotazioni si sono prontamente riprese.

Passiamo ora ad esaminare questo secondo grafico, su time frame daily.

Prezzo e tempo Gann su Nasdaq

Su questo secondo grafico sono stati applicati diversi metodi.

La freccia rossa in alto indica come, sul minimo di ieri, passassero almeno tre diversi vettori angolari, basati sui cosiddetti ventagli di Gann.

Invece la freccia rossa in basso, in corrispondenza della retta nera, indica un setup temporale su cui convergono sia proiezioni di Gann, che cicli di medio termine (semicerchi gialli).

Notiamo come le rette verticali nere, che servono a suddividere in quattro sottocicli un ciclo completo, coincidano con minimi, ad ulteriore conferma della corretta individuazione del ciclo temporale.

Tirando le somme, abbiamo sinora ben 6 indicazioni di potenziale setup (di bottom), desunte dalle seguenti tecniche:

  • proiezione di magic box su grafico orario
  • cicli di medio termine
  • 3 vettori angolari di Gann
  • setup temporale di Gann.

Ora, quindi, ci domandiamo se sussistano ulteriori indicazioni a supporto di tali indicazioni. Quelle tratte dal secondo tipo di analisi di Gann, ovvero quella astroplanetaria.

Analisi astroplanetaria

Procediamo con il metodo spiegato ieri.

Il minimo del Nasdaq ieri è stato 10876.

Procediamo quindi con la divisione in 360 gradi: 10876/360, da cui otteniamo 30,21.

Consideriamo solo la parte dopo la virgola, 0,21.

Moltiplichiamo per 360, da cui: 0,21 X 360, e quindi otteniamo 75,6, che possiamo arrotondare a 75.

Aspetti planetari

Verifichiamo, quindi, se ci sono particolari angoli con i pianeti zodiacali.

Il Nasdaq, quindi, sul bottom di ieri poteva essere posizionato a 15 gradi in gemelli.

E formava, quindi, un angolo di 86 gradi con Nettuno, che si trovava a 19 gradi in pesci.

Come abbiamo detto ieri, un aspetto angolare presenta qualche grado di tolleranza, quindi siamo in presenza di una quadratura (90 gradi), ed ecco, quindi, una prima conferma di tipo astroplanetario con configurazione tra quelle più significative a livello astrale.

Qualcuno potrebbe obiettare che la quadratura presente aspetti astrologici negativi, ma qui si tratterebbe di opposizione al trend in corso, che è ribassista di breve. Quindi con implicazioni rialziste. Ma riscontriamo anche altri aspetti.

Con Saturno, a 25 gradi in Capricorno, otteniamo un angolo di 140 gradi, che approssima i 144 gradi di una configurazione, sia pur minore, e solitamente poco trattata nelle ordinarie pratiche astrologiche, il cosiddetto biquintile.

Con Giove, a 17 gradi in Capricorno, si forma invece un’altra configurazione raramente trattata in astrologia. Infatti abbiamo un angolo di 148 gradi, che approssima un angolo di 150 gradi, il cosiddetto quinconce.

Il minimo sul Nasdaq potrebbe già essersi formato? Conclusioni

Tecniche più tradizionali, come quelle grafiche di Gann, unitamente a Magic Box e cicli temporali, proiettano un setup di potenziale bottom sul minimo di ieri del Nasdaq. Provando ad applicare talune tecniche astrali di Gann, abbiamo individuato interessanti aspetti astroangolari, che quindi paiono confermare  l’ipotesi di bottom. Come sempre questo non è però sufficiente a definire una inversione, per la quale occorre attendere segnali di conferma, almeno una chiusura daily superiore al massimo di ieri.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT