Il metodo infallibile per combattere la monotonia e uscire dalla routine quotidiana

monotonia

Quello che stiamo vivendo è forse uno dei periodi più complessi della nostra vita. I lockdown, le restrizioni, lo smart working e l’impossibilità di avere contatti sociali ci stanno cambiando. E uno dei pericoli più grandi che corriamo è quello di rinchiuderci in una nuova routine che sembra rassicurante ma che rischia di farci perdere contatto col mondo. Oggi noi di Proiezioni di Borsa parleremo proprio di questo meccanismo e proporremo una serie di consigli per capire il metodo infallibile per combattere la monotonia e uscire dalla routine quotidiana.

Il metodo infallibile per combattere la monotonia e uscire dalla routine quotidiana

Il nostro cervello è portato, per sua stessa natura, a ragionare secondo schemi di comportamento. Per questo andiamo in difficoltà quando ci troviamo di fronte a qualcosa di inaspettato. E molto spesso siamo noi stessi a costruire quegli schemi.

Facciamo molta meno fatica ad andare avanti senza imprevisti e soprattutto senza ragionare sulle nostre esigenze e sulle nostre vere emozioni. Creiamo delle bolle di sicurezza in cui riusciamo a tenere tutto controllo e crediamo che ci rendano felici. A lungo andare, però, quello che percepiamo come serenità, può trasformarsi in noia, frustrazione e senso di incompiutezza.

Ma se vogliamo davvero capire come combattere la monotonia e interrompere il flusso sempre uguale degli eventi dobbiamo tornare ad ascoltarci

L’importanza delle domande

Se ci sentiamo frustrati da giornate sempre uguali e da abitudini che ci tolgono entusiasmo iniziamo a inserire in esse qualcosa di inaspettato. Basta un piccolo dettaglio al giorno che ci distolga dalla comfort zone e la nostra vita cambierà improvvisamente. È il momento di fare quella telefonata che rimandavamo da tempo o di guardare quel film che avevamo programmato.

Un altro metodo per cambiare il corso degli eventi quotidiani è quello di iniziare a porsi delle domande: se riusciremo a dirci “io non conosco niente” e “io non sono nessuno” ci apriremo alla riscoperta del mondo e di noi stessi. Ritroviamo, quindi, l’entusiasmo dei bambini e scrolliamoci di dosso i ruoli che noi stessi e il nostro microcosmo ci hanno imposto. Torneremo a vivere di nuovo.