Il metodo definitivo per fare mangiare i bambini che fanno capricci a tavola che tutti i genitori dovrebbero sapere

bambino

Genitori disperati e bambini tormentati: è il leitmotiv di tutti i pranzi e di tutte le cene in molte famiglie. Una delle preoccupazioni più frequenti tra le mamme è proprio quella del cibo. Si sente spesso dire: mio figlio non  mangia, le ho provate tutte ma niente.

Spesso le preoccupazioni sono solo soggettive, dovute alla convinzione che ci siano delle quantità standard da ingerire. Altre volte si tratta della conseguenza di cattive abitudine alimentarie, che si possono modificare facilmente.

Ecco allora svelato il metodo definitivo per fare mangiare i bambini che fanno capricci a tavola che tutti i genitori dovrebbero sapere.

Allora cosa per fare per far mangiare i bambini in armonia, senza stress, trucchi e ricatti?

Ce lo dicono famosi pediatri come Lucio Piermarini e Carlos Gonzalez, rispettivi autori di famosi libri come “Io mi svezzo da solo” e “Besame Mucho”. La prima cosa da fare è rilassarsi. Infatti, in natura, nessun animale e nessun bambino si lascia morire di fame. Se si offrono loro cibi sani, senza l’alternativa di cibo spazzatura, i bambini sceglieranno autonomamente non solo la quantità adeguata alla loro crescita, ma anche i nutrienti necessari per lo sviluppo.

Il campanello d’allarme non è il fatto che il bambino rifiuta il cibo o che è magro. Solo quando nel tempo si constata che non vi è crescita (né di altezza né di peso) o addirittura perdita di peso, allora è importante fare studi più approfonditi.

Nella pratica cosa fare se il bambino non mangia?

Innanzitutto è importante mangiare tutti insieme ed evitare distrazioni come giochi e la televisione. Il pranzo e la cena sono momenti di condivisione in famiglia. Si apparecchia la tavola per tutti e si offre lo stesso cibo dei grandi anche ai bambini.

È meglio offrire piccole quantità e se il bambino ne chiede di più, aggiungere.

Si offrono varie alternative salutari dei vari tipi di nutrienti: un po’ di verdura, un po’ di carboidrati (pasta, riso, farro, ecc.), un po’ di proteine (pesce, carne, uova, formaggi).

Permettere al bambino di servirsi da solo. Evitando di fare giochetti o di minacciare. Se mangia, bene, altrimenti pazienza, mangerà al prossimo pasto.

Se si tratta di un bambino che mangia sempre poco o solo un piatto, bisogna concentrare nelle più piccole porzioni la maggior quantità di nutrienti: esempio pasta con uovo, parmigiano e piselli; pasta con fagioli e prosciutto, riso con lenticchie e formaggio, pasta con ragù, ecc.

Quando i grandi finiscono di mangiare, se il bambino non vuole più niente, non si offrono altre alternative, soprattutto se poco salutari, come le merendine. Nemmeno il latte dovrebbe essere offerto. Altrimenti il bambino imparerebbe a riempirsi con questi alimenti e non con il cibo del pranzo e della cena.

Nelle prossime ore, se il bambino ha fame, si offre nuovamente cibo salutare previsto per lo spuntino o per la merenda: frutta, pane e formaggio, pane con l’olio, pane e prosciutto, pane e marmellata, ecc.

A cena si ripete la stessa routine del pranzo, evitando di compensare con il latte vaccino. Diverso è se si allatta, in quel caso, il latte materno non deve essere negato.

È questo il metodo definitivo per fare mangiare i bambini che fanno capricci a tavola che tutti i genitori dovrebbero sapere.

Quando preoccuparsi

Se mangia poco, comunque, non c’è da preoccuparsi, se il bambino sta bene, cresce ed è felice. L’obesità è un problema da scongiurare, non la magrezza!

Come scrive Carlos Gonzalez, i bambini non crescono perché mangiano di più, ma mangiano di più quando stanno crescendo. Quindi bisogna solo avere fiducia nella loro capacità di autoregolazione e non viziarli con dolcetti o cibi troppo salati non adatti alla loro età.

Solo quando nel tempo si constata che non vi è crescita (né di altezza né di peso) o addirittura perdita di peso, allora è importante fare studi più approfonditi.

Se si seguono questi consigli presto il bambino instaurerà un buon rapporto con il cibo e non farà più capricci per mangiare.

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