Il menù perfetto per un Santo Stefano secondo la tradizione

un piatto di Manfredi alla ricotta

Il menù di Santo Stefano è una bella sfida per almeno due ragioni.

La prima è dovuta alla giornata precedente: chi ha davvero la voglia di rimettersi ai fornelli dopo quell’interminabile Natale?

Il menù del giorno dopo

La seconda ragione rileva un carattere più fisico: come possiamo continuare a mangiare dopo la grande abbuffata? Abbiamo ancora il panettone con la sua crema (ricetta qui) da finire, figuriamoci se pensiamo anche al menù del giorno dopo.

Ebbene, possiamo. In realtà, anche Santo Stefano è una giornata indubbiamente ricca di tradizione e di emozione. Merita, quindi, il suo menù a parte. Ecco, infatti, il menù perfetto per un Santo Stefano secondo la tradizione.

Tagliere salumi e formaggi

Iniziamo con tranquillità. Siamo ancora stanchi, naturalmente comprensibile. Scegliamo, quindi, una preparazione che non richiede molto sforzo e disponiamo sulla tavola un ricco tagliere di salumi e formaggi tipici della nostra Regione di appartenenza.

Manfredi con la ricotta, sinonimo di 26 dicembre

Per i napoletani, in particolare, ma per gli italiani in generale, i Manfredi con la ricotta sono sinonimo di 26 dicembre. La storia di questo gustosissimo piatto è antica e densa: la tradizione ci dice che risale addirittura alla venuta in Italia del famoso Re di Sicilia. Eccezionali davvero.

 Brasato al barolo

Per il secondo, invece, ci spostiamo al Nord, ed in particolare in Piemonte. Il brasato cotto nell’eccellenza vitivinicola piemontese, il barolo. Certo, questo piatto necessita di una preparazione lunga e attenta, ma con più persone in cucina lo si prepara facilmente. Con la soddisfazione generale di tutta la famiglia.

 Millefoglie

Per il dolce concediamoci un lusso. Non tanto per il dolce stesso, quanto per la sua provenienza. Infatti, arrivati a questo punto, conviene davvero andarlo a comprare in pasticcieria.

Ecco, quindi, qual è il menù perfetto per un Santo Stefano secondo la tradizione.