Si può verificare che, a causa della febbre alta o di sintomi inspiegabili, si stia nella condizione di non potersi recare dal medico per essere visitati. Si pensi al caso in cui si avvertano forti dolori in una parte del corpo, oppure che nonostante i medicinali, si continui a stare male o ad avere la febbre. Ebbene, in queste ipotesi, se nel contattare il medico di base questi si rifiuta di recarsi presso il domicilio a farci visita, sorge un interrogativo. Cioè: quali sono i nostri diritti? O, più specificamente, il medico di base è obbligato ad effettuare la visita a domicilio in caso di necessità? Quindi, il problema consiste nel capire se la prestazione a domicilio, quando ne ricorra la necessità, si può pretendere oppure no.
Chi è il medico di base
Il medico di base è colui che presta il primo livello di assistenza sanitaria sul territorio. Generalmente, deve essere specializzato solo in medicina generale e presta un servizio convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. Egli, viene scelto del paziente, tra una rosa di nomi a disposizione, preferibilmente operanti nella sua zona. Per effettuare la scelta del medico di famiglia, ci si deve recate all’ASL, con un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria.
Quali sono gli obblighi del medico di base
Segnatamente, gli obblighi del medico di base sono: a) ricevere i pazienti presso il proprio ambulatorio dal lunedì al venerdì. L’orario in cui devono essere disponibili, varia in base al numero dei pazienti iscritti. Esso è di 5 ore per 500 assistiti e di 10 ore, in caso di 1000 pazienti; b) effettuare visite domiciliari; c) rilasciare certificati di malattia, d’idoneità sportiva, di riammissione a scuola, ecc.; d) effettuare le vaccinazioni antinfluenzali se richieste; e) redigere ricette per analisi, visite specialistiche, ecc.; f) prescrivere i farmaci, proposte di ricovero, cure termali ecc..
Sullo specifico dovere di visita a domicilio
Quindi, si è visto che, tra gli obblighi del medico di base, vi è quello di visitare a domicilio. Ora, resta da dare risposta esaustiva alla domanda di fondo, ossia: il medico di base è obbligato ad effettuare la visita a domicilio in caso di necessità? Per essere chiari, come anticipato, la visita domiciliare è prevista solo in caso di urgenza o non trasferibilità del malato. Detti requisiti vanno valutati dal medico stesso, in considerazione dell’età e dello stato di salute del paziente.
Sicchè, in tali casi, le visite domiciliari devono essere effettuate dal medico, nella stessa giornata, se la richiesta del paziente giunge entro le ore 10 della mattina. Invece, se la richiesta gli viene rivolta oltre detto orario, egli dovrà intervenire entro le ore 12 del giorno successivo. Inoltre, si è detto che il medico è tenuto a ricevere i pazienti, nel proprio ambulatorio, dal lunedì al venerdì. Ciò non vuol dire che il sabato, non sia tenuto, comunque, a fare quelle domiciliari, su richiesta.
Le visite domiciliari sono a pagamento?
La risposta dipende dalle condizioni di salute del paziente. Cioè, nel caso di urgenza e necessità, sin qui trattato, la visita è gratuita. Se, invece, le condizioni di salute del paziente gli avrebbero permesso di muoversi dal proprio domicilio, il medico potrà pretendere un compenso. Se, tuttavia, nella prima ipotesi, il medico si rifiuta di intervenire, si configura il reato di rifiuto di atti d’ufficio ex art. 328 c.p.. Trattasi di una condotta punita con la reclusione da sei mesi a due anni.