Secondo la tradizione contadina i cachi sono magici e in essi si nasconde una risposta molto importante. Che tempo farà quest’inverno? Se oggi la cosa può interessarci meno, in passato era fondamentale prepararsi per la stagione fredda. Così alcuni si sono rivolti ai cachi.
Dentro questo frutto che cresce in autunno potrebbe esserci la risposta. Questo, però, non è un segreto inaccessibile.
Va ricordato che si tratta di tradizioni senza alcune basi scientifiche. Questo esperimento può, però, essere un momento divertente per tutta la famiglia.
Ecco come possiamo scoprire il futuro con il magico modo per predire quanto freddo farà d’inverno grazie ai semi dei cachi.
Come trovare il seme dei cachi
Qualcuno sarà stupito. I cachi non hanno i semi! In realtà non è vero. Solo alcune varietà di cachi non ha il seme. Queste sono sempre più diffuse ed è raro trovare in tavola cachi con i semi.
Quelli prodotti in modo naturale, e senza selezione, hanno più alte probabilità di avere semi. Il seme assume la forma di un nocciolo marrone nel mezzo del frutto.
Quando lo si mangia è possibile confonderlo con un pezzo di caco duro. È ricoperto, infatti, dalla polpa. Per pulirlo basta semplicemente succhiarlo liberandolo così dalla polpa.
Come predire il futuro con i cachi
Il magico modo per predire quanto freddo farà d’inverno grazie ai semi dei cachi ha dell’incredibile.
Una volta trovato il seme, questo va tagliato lungo la lunghezza. Si otterranno così due metà. All’interno del seme è possibile notare un filamento bianco. È questo che ci darà la risposta.
Secondo ma tradizione, infatti, questo filamento può assumere la forma delle posate. Possiamo trovare, quindi, forchetta, coltello o cucchiaio.
Ognuna di queste forme ci darà una risposta diversa. La forchetta rappresenta un inverno mite e non troppo freddo. Il coltello ci mette in guarda contro il freddo tagliente. Il cucchiaio, invece, ci avverte che ci sarà tanta neve da spalare.
Ma cos’è questo filamento? La risposta è molto semplice: si tratta del germoglio del seme, che l’assenza di luce ha reso bianco.