Il lusso a portata di mano in questi ristoranti stellati di Roma dove viaggiare e gustare prelibatezze anche esotiche

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Viaggiare piace a tutti, ma se pensiamo che per farlo dobbiamo necessariamente spostarci di città o di luogo commetteremmo un errore. Certo, il viaggio inteso come la scoperta dell’altro richiede necessariamente uno spostamento geografico. Invece, il viaggio come esperienza personale e sensoriale non ci spinge sempre a partire. Ascoltare una canzone straniera, provare una spezia diversa dal solito o parlare un’altra lingua anche a casa nostra è un ottimo modo per sentirci altrove.

Se poi al viaggio associamo anche il benessere e, perché no, il lusso, allora possiamo incontrare attimi di vera felicità. Infatti, troveremo il lusso a portata di mano in questi ristoranti stellati della nostra capitale.

Né tre stelle e nemmeno una

La guida Michelin ha le idee chiare. Per i ristoranti che premia con due delle sue stelle ha un commento molto specifico. Infatti, quei ristoranti varrebbero una deviazione del percorso. Alcuni potrebbero vedere questo come un giudizio molto severo, ma per gli ispettori della Michelin avere due stelle è già un importantissimo riconoscimento.

A Roma con due stelle Michelin troviamo il ristorante “Il Pagliaccio” in via dei Banchi vecchi 129/a. Si tratta dell’unico ristorante due stelle Michelin della capitale. Infatti, il ristorante di Anthony Genovese ha dal 2009 l’unicità delle due stelle Michelin della capitale.

Quando parliamo di lusso accessibile indichiamo sia la facilità con cui si raggiunge il ristorante sia il suo prezzo. Certo, è più caro dei normali ristoranti di quartiere ma basterà evitare di andare a cena tre o quattro volte per regalarsi un’esperienza unica.

Il lusso a portata di mano in questi ristoranti stellati di Roma dove viaggiare e gustare prelibatezze

La guida Michelin ci dice che questo ristorante ha una cucina definita fusion che per i non addetti ai lavori indica l’insieme di preparazioni di diversa origine. Infatti, la cucina fusion combina varie cucine di diversa provenienza geografica e associa tradizioni gastronomiche estremamente diverse. La contaminazione culturale che sta alla base di questa cucina cerca di raccontare la storia dello chef che probabilmente ha viaggiato molto e ha provato moltissimi sapori diversi.

In questo caso, infatti, la cucina fusion del “Pagliaccio” racconta brillantemente la storia di Anthony Genovese. Nato in Francia da una famiglia di origine calabrese, lo chef ha nel suo palmares città come Nizza, Tokyo, Londra e Malesia.

In particolare, gli ispettori della guida hanno apprezzato moltissimo la sapienza dello chef a unire la tradizione mediterranea a quella asiatica.

La cantina, poi, è spettacolare e i grandi Champagne del Mondo si associano ai colossi della produzione italiana.

Il tre stelle

La Pergola. Queste due parole sono ormai da anni il sinonimo di cucina di altissima qualità riconosciuta a livello internazionale. Per poter accedere ai tavoli del ristorante di Heinz Beck, la guida Michelin ricorda che c’è una lista d’attesa ma sottolinea che ne vale assolutamente la pena.

L’ambiente è curato nei minimi dettagli con poltrone, argenteria, fiori e tappeti. Inoltre, la cucina dello chef è internazionale e mediterranea allo stesso tempo. La cantina è leggendaria.

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