Il gran turismo è a lutto, ieri il corteo in Campania e la risonanza è giunta fino a Roma

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San Valentino amaro per gli autobus parte del settore del gran turismo. Ieri la marcia lenta con il supporto (?) di un carro funebre e tanto di manifesto a lutto. Il corteo è partito dalla zona orientale di Napoli fino a Caianello sull’autostrada A1. Lo scopo della manifestazione è quello di evidenziare la crisi profonda del comparto da inizio pandemia. Difatti i viaggi organizzati su gomma si sono evitati. In generale tutto il turismo è stato travolto da un vero tsunami: dagli alberghi ai bar e ristoranti in prossimità dei siti di attrazione turistica fino ai pullman gran turismo.

Il traffico chiaramente è rimasto paralizzato per diverse ore. Il gran turismo è a lutto, alla manifestazione ha aderito Confesercenti Campania.

L’impegno della Federazione

Federturismo Confindustria proprio ieri ha diramato un comunicato stampa in cui evidenzia come nonostante il calo di contagi, la crisi del comparto è tutt’altro che superata. Infatti il Presidente, Marina Lalli, è intervenuta all’Audizione sul Decreto Sostegni Ter presso la V Commissione Bilancio del Senato. Ha dichiarato: «Le imprese che rappresentiamo vivono ancora tutte, seppur con diversi livelli di gravità, una situazione di enorme sofferenza di liquidità, di fatturato, di costi fissi e occupazionale. Nel dettaglio il settore del turismo organizzato risulta in uno stato di paralisi. Nel 2021 ha registrato un «crollo dell’80% del fatturato e con picchi che raggiungono -92% nel segmento viaggi internazionali».

Il gran turismo è a lutto, ieri il corteo in Campania e la risonanza è giunta fino a Roma

Dalla strada alla richiesta di aiuto nelle sedi che contano. E cioè la richiesta di estendere fino al prossimo giugno 2022 la cassa integrazione con causale Covid e l’estensione del periodo di decontribuzione almeno fino al prossimo giugno.

Di fatto ieri il corteo in Campania e la risonanza è giunta fino a Roma dove Federturismo ha fatto il suo.