La prima nata sotto le bombe è stata la piccola Mia, divenuta subito simbolo della vita che nasce nonostante la crudeltà dell’uomo. È il 28 febbraio e da una giovane di 23 anni, nasce Mia in un rifugio improvvisato nella stazione. L’immagine ha fatto il giro dei social. E da lì ci sono state tante altre nascite lungo la tratta dell’emigrazione in uscita dall’Ucraina. Famiglie divise, mariti sul fronte, mamme in attesa, altre con figli piccoli. Uno scenario che ieri il Viminale ha contato in 69.154 persone «principalmente dirette a Roma, Milano, Napoli e Bologna». Di questi 27.311 sono minori.
La proposta
Ci troviamo di fronte ad un’emergenza umanitaria dove ci sono anche neonati in pericolo e orfani. Da qui l’appello del Governatore della Campania Vincenzo De Luca a snellire le procedure per le adozioni dall’Ucraina. «Stanno arrivando anche in Campania bambini ucraini, molti di loro purtroppo orfani – ha dichiarato De Luca – noi abbiamo migliaia di famiglie che da anni si battono per poter adottare un bambino o una bambina. Vorremmo lavorare come Regione Campania per favorire le adozioni di bambini orfani da parte delle nostre famiglie». Ancora «il percorso di adozione è di una complessità inimmaginabile, ci vogliono anni e anni. Stiamo lavorando in queste ore per avanzare una proposta legislativa al Parlamento per rendere più rapida la procedura».
Il Governatore della Campania spinge per le adozioni di bambini ucraini, al vaglio una proposta legislativa al Parlamento
Ad oggi la Commissione per le Adozioni Internazionali è a lavoro per i primi «23 casi di bambini ucraini abbinati a coppie italiane per l’adozione». Lo scopo prioritario della Commissione, di concerto con i Ministeri è sempre quello di «proteggere i minori coinvolti». Nella proposta del Governatore, viene precisato che lo snellimento della procedura non deve certamente riguardare «i controlli necessari e fondamentali nell’affidamento a tutela e a garanzia del minore».
Norma in vigore
Allo stato, la procedura per adottare un bambino ucraino è specificata nella sezione apposita creata dal sito della Commissione. Tra i requisiti delle coppie adottanti la normativa in vigore in Italia prevede si tratti di coppie eterosessuali sposate riservando alla valutazione del giudice il caso di unioni di fatto. Ancora, ogni adottante deve avere almeno 21 anni d’età e lo scarto di età tra i genitori e il bambino deve essere compreso tra i 14 e i 15 anni al massimo.
Corsia preferenziale
I parenti di un minore ucraino hanno preferenza nell’adozione internazionale. Altre condizioni di favore sono previste per «i cittadini di Paesi con i quali l’Ucraina ha firmato accordi di assistenza legale». E ancora «per i cittadini di Paesi con i quali l’Ucraina ha stretto accordi in materia di adozione». Fin qui alcuni dei requisiti previsti ad oggi dalla Commissione per le Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio. E visti gli arrivi numerosi e le attese lunghe di genitori che spesso attendono anni prima di ricevere un bimbo in adozione, c’è chi può valutare questa possibilità. Così il Governatore della Campania spinge per le adozioni di bambini ucraini, al vaglio una proposta legislativa al Parlamento. Il tutto per snellire le procedure ponendo sempre al centro il benessere del minore.