Il Gattopardo, il famoso romanzo siciliano che ci racconta i suoi incantevoli luoghi

palermo

Il Gattopardo è forse il romanzo siciliano più famoso e ci racconta un territorio che sta cambiando.
Siamo alle soglie dell’unificazione d’Italia, il declino dei Borbone è alle porte e tutto è in mutamento. La realtà si trasformerà da lì a poco per non tornare ad essere mai più ciò che è stata. È la fine di un’era, quella dell’aristocrazia, di cui fa parte anche il protagonista del romanzo, il principe Giulio Fabrizio Tomasi, che nell’opera prende il nome di Fabrizio, principe di Salina.
Lo scrittore sceglie proprio il suo bisnonno per raffigurare il protagonista del romanzo. La storia narra le vicende della sua famiglia, in bilico tra una realtà romanzata, ma neanche troppo, della sua amata isola, la Sicilia.

Quali sono i luoghi che l’autore, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pronipote del protagonista della storia, vuole farci conoscere attraverso il Gattopardo?

Palermo con il palazzo Lanza Tomasi

La storia narrata nel romanzo siciliano “il Gattopardo” si svolge tra Palermo, la città che ha dato i natali all’autore e Donnafugata.
La testimonianza della presenza dei Tomasi nel capoluogo siciliano la ritroviamo nel maestoso e storico Palazzo Lanza Tomasi, situato nel quartiere Kalsa di Palermo.
L’edificazione risale alla fine del Seicento e il palazzo venne costruito sui bastioni spagnoli, per proteggere la città dagli attacchi via mare. Gode infatti di una vista mozzafiato.
Il bisnonno dello scrittore, Giulio Fabrizio Tomasi, lo acquistò nel 1849 con l’indennizzo concessogli dalla corona, per l’espropriazione dell’isola di Lampedusa.

Una famiglia di armatori, imparentata con i Florio, i De Pace, acquistò successivamente metà del palazzo, ristrutturandolo secondo il gusto del tempo.

Nel 1948, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa ricomprò il palazzo che divenne la sua dimora, fino morte. Oggi l’edificio rappresenta una casa museo, dove è possibile visionare la biblioteca storica dello scrittore. Nella fastosa sala da ballo del palazzo è conservato il manoscritto del romanzo insieme ad altri manoscritti dello scrittore siciliano.

Donnafugata e le due cittadine che rappresenta

Donnafugata è il nome inventato dallo scrittore, per rappresentare due diverse località.

Come egli stesso scrive: “Donnafugata come paese è Palma; come palazzo è Santa Margherita”.
Palma di Montechiaro è il comune siciliano al quale la famiglia Tomasi deve il titolo nobiliare, il ducato appunto. In questo comune è situato il Palazzo Ducale, risalente al 1660, recentemente ristrutturato, oggi proprietà del demanio. Un altro affascinante edificio, legato alla famiglia Tomasi è il Palazzo degli Scolopi, costruzione risalente al 1698, anch’essa ubicata nel comune palmese.

Santa Margherita di Belice, invece, è stata la residenza estiva dello scrittore e rappresenta la configurazione del palazzo del famoso romanzo siciliano. L’affetto per questo luogo nasce dalla sua gioventù. È proprio qui che lo scrittore trascorre i momenti più spensierati della sua giovinezza. Purtroppo, il terremoto della Valle del Belice distrusse gran parte di questo affascinante palazzo. Oggi, Palazzo Filangeri Cutò, meglio conosciuto come Palazzo Gattopardo, è stato ricostruito e ospita il municipio.
Il Gattopardo, il famoso romanzo siciliano ci racconta i suoi incantevoli luoghi.

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