Mentre in Europa si continua a discutere di MES o Recovery Fund i cambi contro euro iniziano ad assumere aspetti davvero interessanti. L’ euro dollaro potrebbe aver raggiunto un equilibrio al rialzo e quindi tornare a scendere e lo stesso discorso vale anche per altri cambi valutari. Ad esempio iniziamo a valutare l’idea operativa del franco svizzero verso la parità contro euro.
È possibile e che probabilità potrebbe avere questo scenario? Dalla chiusura di questa settimana di contrattazione l’ipotesi ha assunto elevata probabilità. Procediamo per step ed andiamo a fare le nostre solite valutazioni basate sui grafici e dati empirici.
Da inizio anno il cambio euro franco svizzero ha segnato il minimo a 1,0504 ed il massimo a 1,0916. La giornata di contrattazione del 19 giugno si è chiusa a 1,0644.
Il massimo annuale è stato toccato due settimane fa e da quel livello è partito uno swing ribassista confermato proprio dalla chiusura di contrattazione di ieri.
Quali sono le valutazioni da fare?
Il trend di lungo termine è ribassista e allo stato di fatto la tesi del franco svizzero verso la parità contro euro continua a rafforzarsi. La probabilità a questo punto rimane che il livello raggiunto dal cambio a 1,0916 sia stato molto probabilmente il massimo dell’anno e da questo momento in poi potrebbero partire direzionalità verso la parità e ben al di sotto.
Come regolarsi? Se nella prossima settimana il cambio non chiuderà sopra 1,0769 la strada continuerà a essere spianata vero il basso. Il primo obiettivo ribassista è posto a 1,0506 e poi 1,0235, quindi la parità.
Leggendo invece i pattern che si sono formati negli ultimi anni l’obiettivo per i prossimi 36 mesi sembra essere il minimo di 0,8426 dell’anno 2015. Non vediamo al momento ipotesi alternative a questo scenario. Potremmo cambiare idea solo in seguito ad una chiusura mensile e poi trimestrale superiore a 1,0916.
Come al solito si procederà per step.