Il forte potenziale rialzista potrebbe non essere sufficiente per evitare un ulteriore ribasso delle azioni IREN. È questa la poco piacevole situazione in cui si trova il titolo azionario in questione.
I punti di forza del titolo IREN sono elencati qui di seguito:
- la società gode di interessanti multipli degli utili. Con un rapporto prezzo/utili di 11,41 per 2021 e di 11,72 per 2022, la società è tra le più economiche sul mercato;
- il rendimento del dividendo di IREN si è sempre mantenuto negli anni tra il 3% e il 4%. Inoltre, le attese sono per un miglioramento del rendimento per i prossimi anni che dovrebbe portarsi a circa il 5%;
- le previsioni di fatturato della società sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti che si occupano del titolo;
- nell’ultimo anno, gli analisti hanno rivisto nettamente al rialzo le previsioni di utili per azione;
- secondo gli analisti che coprono il titolo il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 30% circa.
Tra i punti debolezza, invece, ricordiamo che la società ha una situazione finanziaria con un elevato indebitamento netto e un EBITDA relativamente basso. Inoltre, secondo le attuali stime degli analisti, il potenziale di progressione dell’Utile Netto per Azione (EPS) per i prossimi anni appare limitato.
Il forte potenziale rialzista potrebbe non essere sufficiente per evitare un ulteriore ribasso delle azioni IREN: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni IREN (MIL:IRE) hanno chiuso la seduta del 2 novembre a quota 2,728 euro in ribasso dello 1,45% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Dopo che il rialzo che sembrava stesse concretizzandosi a inizio novembre è fallito, le quotazioni hanno accelerato al ribasso. In particolare, la chiusura del 14 gennaio potrebbe avere importanti conseguenze negative. Come si vede dal grafico, infatti, dopo un tentativo di recupero, le quotazioni hanno rotto nuovamente al ribasso il supporto in area 2,636 euro (I obiettivo di prezzo). A questo punto ci aspettiamo un’accelerazione ribassista verso il II obiettivo di prezzo in area 2,36 euro. La massima estensione del ribasso si trova in area 2,084 euro (III obiettivo di prezzo).
I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura superiore a 2,636 euro accompagnata da un segnale di acquisto dello Swing Indicator e/o del BottomHunter.