Il danno da perdita di chance e la responsabilità dell’avvocato

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Il termine chance, come definito dalla Treccani, indica una opportunità concreta di ottenere un risultato favorevole, ovvero la possibilità di riuscita, concretamente favorevole.

Per perdita di chance si intende dunque, aver perso la possibilità, l’opportunità di ottenere un risultato favorevole. Un risultato che il danneggiato avrebbe ottenuto se la condotta del terzo fosse stata lecita e diligente.

Si pensi, ad esempio, alla possibilità perduta del danneggiato da un sinistro di recarsi da un cliente per concludere un contratto. O ad uno sportivo che, a causa di una condotta illecita, perda l’occasione di vincere una gara. Ancora, un’attrice che, a causa di un errato intervento chirurgico, subisca un danno alla propria immagine. E così ancora altri casi.

Come ha chiarito la Corte di Cassazione per danno da perdita di chance, si deve intendere un’entità patrimoniale a sé stante, economicamente e giuridicamente suscettibile di autonoma valutazione.

I casi di vita reale che contemplano il danno da perdita di chance sono tanti e diversi

La materia in cui il danno da perdita di chance ha trovato, in primis, maggiormente applicazione è la responsabilità professionale. Si pensi al danno della perdita di chance e alla responsabilità dell’avvocato se non deposita nei termini previsti dalla legge le difese del proprio rappresentato.

Si pensi ad esempio alle richieste istruttorie non depositate nei termini.

Quindi, cosa succede se l’avvocato non deposita nei termini previsti dalla legge le difese del proprio rappresentato?

Il danno da perdita di chance e la responsabilità dell’avvocato coesistono nel momento in cui, l’avvocato con la sua condotta fa perdere al cliente la possibilità concreta di un risultato favorevole.

Si potrebbe configurare un danno da perdita di chances che potrebbe consistere, non nella perdita del procedimento, bensì nella possibilità di ottenere una pronuncia più favorevole.

Attenzione, però, a non pensare che il danno da perdita di chance sia il risultato sperato

Nella fattispecie dell’avvocato che non depositi nei termini previsti dalla legge le difese del proprio rappresentato e perda un processo, bisogna valutare concretamente se il cliente aveva concrete ed oggettive possibilità di far valere con successo o almeno, in parte, le proprie ragioni!

Così come nel caso dell’attrice che, a causa di un errato intervento chirurgico, ha subito un danno alla propria immagine, e non potrà recitare in un determinato spettacolo, dovrà valutarsi l’effettiva vendita dei biglietti, e non la generica attesa di successo dello spettacolo.

Per chiedere ed ottenere il risarcimento del danno per la perdita di chance, occorre dunque che vi sia una perdita concreta. E che vi sia un nesso di causalità tra il danno e la possibilità perduta, cosicchè il danno sarà apprezzato equitativamente dal giudice.

Il danneggiato dovrà provare concretamente che se non ci fosse stato l’illecito altrui, avrebbe potenzialmente conseguito risultati vantaggiosi e miglioramenti economici sperati.

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