Il Covid-19 porta la natalità sotto quota 400mila

natalità

Gli effetti del coronavirus hanno riflessi non solo sulla economia ma anche sulla natalità. Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’ISTAT, in una intervista al Corriere della Sera spiega perché  il Covid-19 porta la natalità sotto quota 400mila. L’Italia in questo momento si trova in una condizione di paura, incertezza e di difficoltà di natura materiale legate a reddito e occupazione. Quando ci sono queste condizioni negative le persone posticipano il momento di avere un figlio.

Durante il lockdown molti hanno ipotizzato che stando chiusi in casa le coppie avrebbero pensato di far crescere la famiglia. A quanto pare non sarà così. La prova del nove è tra dicembre 2020 e febbraio 2021 quando si conosceranno a distanza di nove mesi i dati delle nascite. Fare previsioni è difficile ma il presidente dell’ISTAT è seriamente preoccupato tanto da ipotizzare che nel nuovo anno le nascite scenderanno sotto le 400mila unità.

L’andamento

In Italia la natalità è sempre meno da oltre 10 anni. Prima della pandemia il calo delle nascite rispetto ad un anno prima è stato di 1,5%. La situazione della natalità è preoccupante per più motivi: la popolazione straniera presente in Italia fa meno figli. L’immigrazione porta in dote 62mila nati in un anno, qualche anno fa era 80mila.

Corsi e ricorsi storici

La situazione natalità preoccupa perché ci sono degli avvenimenti precedenti che non depongono bene. Dopo il disastro nucleare di Chernobyl del 1996, dieci mesi le nascite sono calate del 10%.

Rivedere il welfare

Il capo dell’istituto statistico italiano ritiene necessario rivedere il welfare vista la conseguenza della curva demografica. Bisogna fare in modo di rendere compatibili lavoro e maternità coinvolgendo di più i padri. Attualmente in Italia ci sono 33 ultrasessantacinquenni ogni cento in età attiva. Tra 30 e 40 anni il numero raddoppia e di conseguenza anche la fetta delle pensioni in proporzione al PIL. Il Covid-19 porta la natalità sotto quota 400mila, una soglia che le proiezioni indicavano per il 2032.