Il coronavirus spinge i  bond italiani e il BTP a 30anni vola

Un BTP per cavalcare il rialzo dei prezzi dei titoli di Stato

Il coronavirus spinge i  bond italiani e il BTP a 30anni vola. E’ l’effetto della crisi che sta attanagliando i mercati azionari di mezzo mondo, certamente di Piazza Affari. In due settimane la Borsa Italiana ha perduto quasi il 20%. Praticamente in 15 giorni si è mangiata quello che aveva guadagnato da metà dello scorso anno. Ma quel che è peggio è che, anche se la discesa è oramai alla fine, si va incontro a un periodo di turbolenze dei titoli azionari. E’ possibile che i mercati facciano una inversione a U, ma la sensazione è che non possa essere così e che l’incertezza possa durare a lungo. E allora cosa fare?

Il coronavirus spinge i bond italiani e il BTP a 30anni vola

Per chi vuole evitare l’investimento sui mercati azionari per qualche tempo (ma qualche titolo interessante c’è), si può sempre rivolgere al mercato delle obbligazioni, in particolare quelle governative. Titoli come i Btp a scadenza fissa, in momenti di calo dei tassi in tutto il mondo mettono il turbo. E più la scadenza è lontana e maggiormente i prezzi salgono. E’ il caso del Btp 30ennale a scadenza nel 2050, che da qualche tempo ha performance degne di una azione.

Il Btp a 30anni è una ottima opportunità di guadagno

Il coronavirus spinge i bond italiani e il BTP a 30anni vola. Il bond governativo offre una una cedola del 2,5% annuale lordo, l’1,25% ogni 6 mesi. Ma il forte potenziale è nella volatilità del prezzo, infatti solamente nella giornata di oggi i valori sono passati dal 107 a 109 centesimi. La vera impennata l’ha avuto a fine gennaio, quando i prezzi sono passati da 101 centesimi al massimo di 112 centesimi  il 21 febbraio, con una performance del 10%. Praticamente l’equivalente di 4 anni di cedole. La crisi del coronavirus ha poi fatto leggermente arretrare i valori, ma nei prossimi giorni i corsi potrebbero tornare sui massimi.