Oggi andiamo ad analizzare un caso davvero interessante. Pensiamo all’ipotesi in cui parcheggiamo l’auto sulle strisce gialle per poco tempo, allontanandoci per fare un servizio. Al ritorno, troviamo una multa, comminata, però, non da un vigile, né da un ausiliare del traffico, ma da un dipendente dell’azienda degli autobus di linea. A questo punto, si ci chiede se Il controllore dell’autobus può fare multe per divieto di sosta. In altri termini, si ci domanda, se una contravvenzione del genere sia legittima o meno. Detto quesito è finito in Cassazione, sicchè è stata la Suprema Corte a dover prendere posizione al riguardo.
Cosa ha stabilito la Cassazione
Nel caso oggetto di giudizio, la multa era stata elevata da un dipendete della società concessionaria del trasporto pubblico locale a Torino. Essa, era stata annullata in primo grado ma, in secondo grado, il tribunale aveva capovolto le sorti del giudizio e confermato la contravvenzione. Dopodichè, si è finiti in Cassazione. Quest’ultima, ha concluso, dando ragione all’automobilista, considerando la situazione del caso concreto. Anzitutto, la legge stabilisce che le funzioni di accertamento delle sanzioni possono essere conferite anche al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone. A tale personale, sono inoltre conferite le funzioni di prevenzione e accertamento in materia di circolazione e sosta sulle corsie riservate al trasporto pubblico. N
e deriva che i controllori degli autobus possono elevare multe solo nelle corsie riservate al trasporto pubblico. Da ciò, pertanto, restano escluse tutte le altre aree del territorio comunale. Quindi, alla domanda: se il controllore dell’autobus può fare multe per divieto di sosta, si deve rispondere si ma solo in due casi, specificamente indicati. Dunque, i poteri dei controllori dei pullman sono limitati alle seguenti aree:
1) corsie di marcia riservate a mezzi pubblici;
2) aree sosta riservate a mezzi pubblici.