Mercati decisamente ottimisti che scommettono sulla vittoria del rappresentante democratico, Joe Biden. Sebbene si parli già di ricorsi da parte repubblicana, il contrastato voto USA non spaventa i mercati. Borse in rialzo praticamente ovunque. E non di poco. Ma procediamo con ordine.
Le ultime 48 ore sono state a dir poco caotiche. Non solo il voto in sé ma anche, anzi, soprattutto il suo scrutinio. Infatti il già complesso sistema dei Grandi Elettori non garantiva la Casa Bianca al vincitore del voto popolare. Anche per questo motivo l’attesa è stata (e con ogni probabilità lo sarà) ben più snervante. Intanto Trump ha già parlato di truffa, di brogli e di ricorsi. I mercati, però, stanno ignorando la cosa, certi che ormai sia Biden il vincitore.
La situazione sui mercati
Ad ogni modo i mercati a stelle e strisce sono i primi a testimoniare la sicurezza di una soluzione veloce dell’empasse. Infatti quando in Italia sono le 17, l’S&P 500 registra un +2,2%, molto simile al Dow a 2,1%. Per quanto riguarda il Nasdaq, invece, ci si attesta al 2,45%. E in Europa? La situazione non è molto differente. Infatti sempre nello stesso momento, il Dax sfiora il 2%, il Cac 40 arriva a 1.34% e il Ftse 100, in coda, allo 0,5%. Bene, anzi, molto bene, il Ftse Mib con un +2,15%.
Le raccomandazioni a Piazza Affari
Visto che il contrastato voto USA non spaventa i mercati, può essere interessante, anche in virtù del rialzo di Piazza Affari, dare uno sguardo alle raccomandazioni degli analisti. In particolare quelli di Banca Akros che giudicano buy Enel (target fissato a 8 euro) e Telecom Italia (MIL:TIT) (0,56 euro). Interessante da citare anche il giudizio accumulate su Ferrari (200 euro), Intesa Sanpaolo (1,50 euro), Snam (5,30 euro) e Terna (6,70 euro).
Gli eventi più importanti nel calendario
Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Per quanto riguarda i dati macro più importanti pubblicati oggi sono da citare le vendite al dettaglio in Europa, in calo, a settembre, a -2%, invece del +4,2% della precedente rilevazione.