Il coniuge che perde la pensione di reversibilità per questi motivi ha diritto a questo assegno una tantum ma deve fare richiesta all’INPS

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La pensione di reversibilità è una misura di sostegno al reddito erogata al coniuge o agli eredi di un pensionato deceduto. Per percepire questa pensione però, occorre rispettare determinate condizioni. In primo luogo, occorre rientrare in determinati parametri reddituali da parte dei superstiti. E poi occorre rispettare altre condizioni legate alla situazione matrimoniale dei coniugi prima del decesso (divorzi, separazioni e nuovi matrimoni contrati). Non sempre è facile percepire la pensione di reversibilità. Molti però non sanno che in alcuni casi l’INPS non eroga la pensione ordinaria per i superstiti, ma liquida un assegno una tantum. Si tratta di una delle prestazioni, tra quelle previste dall’INPS, meno utilizzate proprio perché molti non la conoscono.

Il coniuge che perde la pensione di reversibilità per questi motivi ha diritto a un assegno una tantum presentando la richiesta all’INPS

Per i superstiti di un pensionato l’INPS ha una particolare misura alternativa alla pensione di reversibilità. Si chiama indennità una tantum ai superstiti e spetta, a domanda, a determinati superstiti del defunto, che non rientrano nella pensione di reversibilità. Infatti, come specifica l’INPS sul suo portale istituzionale, la prestazione si rivolge ai superstiti di un pensionato defunto, qualora questi non hanno i requisiti assicurativi e contributivi per la pensione ai superstiti. Un fattore determinante è quello relativo alla tipologia di pensione del deceduto. Infatti l’assegno una tantum viene erogato se il deceduto era titolare di una pensione. Per quanto riguarda gli eredi, questi, oltre a non rientrare nella pensione indiretta, devono:

a) non essere beneficiari di altre rendite per infortunio sul lavoro o malattia professionale, sopraggiunte a seguito del decesso del pensionato;

b) non avere redditi troppo elevati;

c) non essere beneficiari di pensione supplementare indiretta.

Assegno una tantum anche al coniuge risposato del defunto

Il coniuge che perde la pensione di reversibilità cosa può fare?

L’importo dell’assegno una tantum è pari all’importo dell’assegno sociale in vigore alla data del decesso del pensionato, moltiplicato per gli anni di contributi versati dal defunto. Quindi, anche senza pensione di reversibilità esiste uno straordinario assegno che dovrebbe essere richiesto dagli interessati. Come è noto, la pensione di reversibilità spetta anche all’ex coniuge, se quest’ultimo è titolare di un assegno di mantenimento. Le regole sulla ripartizione dell’assegno nei casi di nuovi matrimoni vengono stabilite in base a diversi fattori dai Tribunali. Resta però il fatto che se il coniuge superstite si risposa, perde il diritto alla pensione di reversibilità. Ma ha diritto ad un altro  assegno una tantum. Un assegno pari a due annualità della pensione di reversibilità con importo commisurato a quello percepito alla data delle nuove nozze.

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