Il commento ai mercati di Gianluca Braguzzi

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Le mosse “virtuali” di Draghi stanno incominciando di nuovo ad innervosire i mercati.
Stretto nella morsa tra la necessità di contrastare la crisi (che non dimentichiamolo nasce e permane dal sistema bancario /finanziario) e la rigidità voluta dai sovrani tedeschi, il Presidente della BCE continua a fare annunci generici di interventi di cui però poi non si vede né l’inizio né tanto meno ne viene quantificata la dimensione.
Che differenza con gli Stati Uniti d’America! Negli USA, sia pure conservando ogni stato ambiti normativi specifici, quando poi si tratta di temi vitali, siano essi la sicurezza o lo sviluppo economico, le autorità centrali si muovono in completa autonomia dalle periferie e con grande decisione.
Tant’è che la FED fece sempre accompagnare i propri annunci di QE prima e di riacquisto di bond poi da date e quantitativi.
L’Europa dimostra una volta di più la propria immaturità.
Una tale unione pare difficile da raggiungere sia per il substrato storico, quante pulsioni separatiste si stano attivando proprio in questi anni?
Sia per le profondissime diversità socio economiche che ormai rendono l’unione europea un ‘accozzaglia di nazioni dagli interessi e dalle esigenze confliggenti.
Ma questo processo di restituzione delle sovranità nazionali pare ben lungi dal realizzarsi. Pertanto l’auspicio deve essere che al presidente Draghi. nel frattempo, venga lasciato svolgere il proprio lavoro così come nei suoi chiari intendimenti.