La primavera e l’estate sono ormai alle nostre spalle. Ma queste hanno lasciato come testimone all’autunno e all’inverno un fatto molto strano. Il canto degli uccelli ora è più delicato e sexy. Sono stati mesi abbastanza duri per tutti noi, e per alcune persone soprattutto all’estero, l’incubo non è mai finito, oppure è ricominciato. Pensate a New York, oppure alla Francia o tantissimi altri paesi. Ma nella tristezza dell’essere umano, costretto a stare a casa, qualcuno invece è riuscito a tornare allo status quo.
L’ambiente e l’uomo, quanto tempo abbiamo?
L’essere umano sta spremendo la terra fino all’ultima goccia di linfa vitale. E pensate che a Unione Square, Manhattan (New York), durante la Climate Week, due artisti hanno costruito un orologio su un grattacielo che segna il tempo che manca alla nostra terra. Un ricordo costante, lì in alto, che osserva la città di New York e che serve da monito alle generazioni future e a quelle presenti. Il climate clock segna ancora 7 anni vita e sul sito dell’istallazione si legge: “L’umanità ha il potere di aggiungere tempo all’orologio, ma solo se lavoriamo collettivamente e misuriamo i nostri progressi rispetto a obiettivi definiti”.
Gli animali e l’uomo
In un momento così particolare c’è qualcuno che invece è tornato a cantare, e anche meglio di prima. Il canto degli uccelli ora è più delicato e sexy. Un recente studio condotto da ecologi dell’Università americana del Tennessee ha studiato il canto dei passerotti di San Francisco. E ha notato che il loro canto dopo il lockdown è più delicato e sexy. Il canto di questi animaletti, che ora è tornato felice e sereno, è la prova che l’uomo sta ferendo la Terra. E forse non basta firmare l’Accordo di Parigi, oppure degli ecologisti o Greta Thunberg. Ma è arrivato il momento di contribuire attivamente a dare anni di vita alla Terra, quegli anni di vita che lei ha regalato a noi accogliendoci senza dire nulla.
Approfondimento
Ecco perché anche per voi è importante investire nell’ambiente.