Il BTP si stacca dal Ftse Mib?

Btp

Nelle ultime settimane il BTP e il nostro indice di Borsa hanno vissuto una nuova fase simbiotica significativa.

Una ripresa di correlazione diretta come non si vedeva da tempo.

La nostra Borsa al top in Europa e il BTP sugli allori, con corsi in crescita e rendimenti in  drastico calo.

Stamattina agli albori del significativo ribasso di Borsa che sta maturando il BTP teneva molto meglio.

Poi però col passare delle ore è riscattata la correlazione.

Però in negativo: al momento FIB -1.98% e BTP futures -0.34%.

Questo ci dice che il BTP può reggere per i fatti suoi nelle giornate di leggera incertezza sulle Borse ma non tiene quanto le percentuali di discesa diventano più importanti.

BTP e Banche KO

All’interno di queste dinamiche c’è una terza componente che si correla in modo significativo ai trend suddetti: ed è quella del settore bancario.

Anzi, possiamo dire che proprio l’umore decadente dei titoli bancari ha dato il là a questo sciacquone.

Cosa c’è sotto?
Chi ci segue sa che da anni ripetiamo che il risanamento delle banche area euro è avvenuto principalmente grazie ad adeguamenti molto laschi dei parametri di solvibilità.

Gioco forza fin che non passerà il modello americano o britannico il sistema bancario dell’area euro resterà costantemente alla ricerca di sostegno.

Negli USA e in Gran Bretagna si sono viste le banche centrali ripulire completamente le banche americane e britanniche dalla spazzatura accumulata.

Questo fa si che ora ci troviamo in una situazione che alle Borse non piace.

A cascata anche il BTP rappresentativo del debito di uno dei paesi più indebitati va a soffrire.

Dati macroeconomici troppo negativi

Negli ultimi anni spesso i dati macroeconomici negativi davano energia ai mercati perché aprivano le porte ad allentamenti monetari di vario genere.

Dapprima l’abbattimento dei tassi, poi il QE, il TLTRO e quant’altro.

Insomma gli operatori si rivelano sempre pronti a scommettere sulle Borse quando attratti dalla possibilità di finanziarsi sempre più a tassi risibili se non addirittura negativi.

Senza mai brillare l’economia UE ha comunque attraversato una fase di discreta tenuta.

In quei momenti questo gioco dei prolungamenti (QE), delle attese e delle promesse ha svolto egregiamente la propria funzione.
Anche per la mancanza di alternative di investimento remunerative.

Ora che i numeri delle economia in euro sono chiaramente preoccupanti ecco che la reazione dei listini si è sincronizzata ai dati macro stessi.

Dato negativo Borse giù dato positivo… ovvero autorità in movimento Borse di nuovo in su… staremo a vedere…

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