Da 105 dollari al barile previsti non più tardi di due settimane fa ai 115 rivisti nelle ultime ore. Il petrolio, secondo Goldman Sachs, è destinato a salire ancora e non è da escludere che questi livelli possano essere ritoccati ulteriormente verso l’alto. Nell’elaborare la prima previsione, i fattori presi in considerazione erano soprattutto il basso livello di scorte ma anche la domanda ancora forte di materia prima. Sullo sfondo c’era anche la volontà dell’OPEC di non aumentare la produzione. Adesso, invece, è senza dubbio la guerra in Ucraina ad alimentare i rialzi. Rialzi che, è bene ricordarlo, non riguarderanno solo il petrolio. Infatti se il barile torna a correre, tra gli energetici un osservato speciale resta il gas che continua, anche lui, a salire. Attualmente i prezzi hanno raggiunto il livello di 108,100 megawattora.
Una corsa alimentata prima di tutto da una disponibilità della materia prima che potrebbe venire compromessa in caso di attacchi agli impianti ucraini. Non solo, ma ad aumentare i timori ci sarebbe anche la paura che, con le sanzioni severe imposte a Mosca, le forniture in arrivo dalla Russia potrebbero essere addirittura bloccate.
Il barile torna a correre ed anche Goldman Sachs rivede al rialzo le quotazioni del petrolio
Nel mirino degli osservatori, dunque, gas e petrolio, con quest’ultimo che, secondo le previsioni di JP Morgan, potrebbe toccare i 150 dollari al barile qualora Mosca dovesse mettere uno stop e lo scenario internazionale precipitare. Qualora, invece, ci si fermasse “solo” a sanzioni, escludendo quindi il settore energetico, la corsa si potrebbe fermare a 110 dollari per i prossimi 3 mesi. Anche Goldman Sachs rivede al rialzo il barile e parla di 115 dollari per i prossimi mesi.
Forti anche di un dividendo interessante, i titoli petroliferi che la banca d’affari consiglia per l’acquisto sono diversi. Tra questi anche Exxon Mobil Corp con un dividend yield al 4,52% e per il quale Goldman vede un target price a 84 dollari con quotazioni che oscillano, nel momento in cui si scrivono queste righe, intorno ai 78,4 dollari. Dopo la pubblicazione delle ultime trimestrali, giudicate positive, da Goldman consigliano di comprare anche Phillips 66. In questo caso si parla di un titolo che offre un dividend del 4,35% mentre il target fissato dalla banca USA è di 95 dollari con quotazioni che attualmente si aggirano sugli 84 dollari circa.