Il balzo del petrolio nell’ultima seduta della settimana non deve ingannare: il rischio ribasso è molto alto

petrolio

Il balzo del petrolio nell’ultima seduta della settimana non deve ingannare. Solo la seduta di venerdì, infatti, ha mitigato una situazione molto drammatica che aveva visto le quotazioni del petrolio perdere fino all’8% dai massimi settimanali.

La forte escursione dei prezzi è stata causata principalmente da due notizie. Il rialzo è stato trainato dalla notizia secondo l’Iran e le potenze mondiali hanno fatto progressi un accordo nucleare. In questo caso ci sarebbe il ritorno sul mercato delle forniture di greggio iraniano. Il ribasso, invece, è legato alla corsa agli acquisti dopo che il National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti  ha pubblicato la notizia secondo la quale un sistema meteorologico formatosi sopra il Golfo del Messico occidentale ha una probabilità del 40% di diventare un ciclone nelle prossime 48 ore. Questa tempesta precoce ha spinto i traders a comprare il greggio prima del fine settimana in previsione di potenziali interruzioni della produzione.

Questa incertezza delle quotazioni dell’oro nero, quindi, non devono sorprendere. C’è poi un altro motivo di tensione sul prezzo del petrolio. Come scritto nelle settimane precedenti (clicca qui per leggere) la tendenza in corso è al rialzo, ma durante il mese di maggio si è trovata a combattere anche contro la stagionalità. Come si vede dal grafico seguente, infatti, maggio è uno dei mesi con la minore probabilità che il petrolio posso chiudere al rialzo il mese di contrattazioni.

petrolio

Il balzo del petrolio nell’ultima seduta della settimana non deve ingannare: Le indicazioni dell’analisi grafica

Il petrolio  (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 21 maggio a quota 63,58 dollari in rialzo del 2,65% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 2,68% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Dal punto di vista delle proiezioni in corso nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevamo nel report di settimana scorsa (clicca qui per leggere). La proiezione, su tutti i time frame, rimane saldamente rialzista. C’è, però, un ostacolo che potrebbe determinare una battuta d’arresto. Il livello chiave per le prossime settimane sul grafico del petrolio si trova in area 70 dollari.  Qualora, infatti, le quotazioni non dovessero essere in grado di superare questo ostacolo potremmo assistere a un ritracciamento la cui entità andrà valutata al momento opportuno.

Time frame settimanale

petrolio

Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

Time frame mensile

petrolio