Gestire i soldi di uno stipendio non è mai semplice. I soldi sono sempre pochi (anche se ci sono 3 lavori senza laurea pagati anche fino a 5.000 euro al mese) e le spese sempre tante.
In questa sede analizziamo la situazione di chi è giunto a fine mese con il conto quasi in rosso, al netto dei casi eccezionali. Non terremo conto di chi ha stipendi troppo bassi e/o al momento sta sopportando più spese del solito. In altre parole scopriremo che il 27 settembre chi è rimasto senza soldi avrà commesso questo grave errore con lo stipendio.
La regola del 50-30-20 e le regole gemelle nel gestire i soldi dello stipendio
Bisogna gestire i soldi con criterio: maneggiarli senza regole porta spesso a ritrovarsi in rosso prima del tempo.
Ad esempio è sorprendente l’efficacia di questa tecnica per vivere con 1.500 euro al mese senza stress e nel rispetto del budget familiare. Secondo la strategia del 50-30-20, un 20% dello stipendio dev’essere accantonato immediatamente. Per cui se il nostro stipendio fosse ad esempio di 1.000 o 1.600 o 2.400, dovremmo accantonare subito, rispettivamente, 200 o 320 o 480 euro.
A questa regola vanno fatte 3 precisazioni. La quota del 20% è indicativa: con uno stipendio da 1.000 euro diventa più difficile il rispetto dell’obiettivo. Questo però non vuol dire che bisogna eliminare la componente risparmio. Si potrebbe mettere da parte il 15% o il 10%, per esempio, invece del 20%.
In alternativa si possono fissare importi fissi (ad esempio: 100, 200, etc. euro fissi al mese) e rispettarli.
La seconda considerazione è che non va scambiata la flessibilità con l’arbitrio. La flessibilità di norma porta a rispettare le regole di risparmio ci siamo dati. Con l’arbitrio, invece, ci facciamo le leggi a nostro piacimento. Quindi non rispetteremo gli impegni e ci ritroveremo a secco.
Come calcolare il quando
L’ultima considerazione riguarda il “quando”. Il cuore del problema sta qui, senza girarci intorno, perché tanti iniziano a risparmiare quando ormai è troppo tardi.
A inizio mese, non appena arriva lo stipendio, i soldi sembrano tanti e si rimanda la fase del risparmio. Quindi pensiamo che “c’è tempo” e addio regole.
I guai arrivano di solito nella seconda metà del mese, quando ormai il grosso dello stipendio è ormai andato. In pratica si verifica l’errore dei mesi precedenti.
Il 27 settembre chi è rimasto senza soldi avrà commesso questo grave errore con lo stipendio
La quota del risparmio va vincolata subito, al momento dell’accredito stipendio, per almeno due ragioni.
Ipotizziamo che il signor Rossi guadagni 1.400 euro al mese e destini il 15% alla voce risparmio. Il 15% di 1.400 euro dà origine a 210 euro di risparmi. Se invece se ne occupasse il 21 del mese, quando ad esempio è rimasto solo con 200 euro in tasca, il risparmio sarebbe pari a 30 euro. La differenza è abissale, specie quando i soldi son finiti e il prossimo accredito non è dietro l’angolo.
In secondo luogo, una funzione del risparmio è quella di fronteggiare con serenità eventuali spese future. Senza un’adeguata scorta di risparmi, basterebbe il minimo imprevisto per ritrovarci in banca (o a casa di amici e parenti) a chiedere un prestito.
In sintesi, il segreto sta nello spendere i soldi rimasti dopo quelli risparmiati. Invece molti iniziano risparmiare sui pochi spicci rimasti in tasca dopo aver speso quasi tutto.
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