Mentre le Borse di tutto il mondo tentano di riprendersi, alla vigilia delle elezioni Usa, i vari lockdown mettono nei guai il petrolio. Infatti se da un lato si spera in un vaccino, in una gestione della pandemia con le chiusure più o meno chirurgiche, dall’altra è innegabile che proprio queste chiusure avranno conseguenze nefaste sull’oro nero.
Quest’ultimo, tra l’altro, sempre più in difficoltà. Infatti sono ormai anni che il petrolio deve combattere contro l’estrema abbondanza di materia prima sul mercato. Successivamente il pericolo per i produttori è stata la concorrenza delle energie alternative, sempre più ottimizzate. Alla fine ci si è messa, come ennesima zavorra, proprio la pandemia, intendendo con questo, il blocco delle attività produttive e, ancora di più, degli spostamenti. Risultato: oggi, 2 novembre, il Brent supera di poco i 38 dollari al barile e il Wti non arriva 36 dollari.
I mercati internazionali
Ma mentre i vari lockdown mettono nei guai il petrolio, chi invece sembra aver ritrovato ottimismo sono le Borse internazionali. Quando in Italia sono le 16.20, il Dax guadagna il 2,25%, il Ftse 100 arriva a 1,4%, il Cac 40 di Parigi supera tutti addirittura con un +2,35%. Dagli Usa invece alle 16.30 (ora italiana) l’S&P 500 segna 1,56%, il Do 1,76% e il Nasdaq ondeggia intorno all’1%.
La situazione in Italia
Ancora meglio fa, invece, il Ftse Mib che nello stesso momento arriva a sforare +2,4%. Guardando i singoli titoli, inoltre, si può evidenziare il report di Intesa Sapaolo dove si consiglia l’acquisto (buy) su Banca Sistema (target fissato a 2,20 euro), Biesse (14,50 euro), Elica (3,40 euro), Illimity (10,50 euro) e Piaggio (MIL:PIA) (3,10 euro). Inoltre rating add per titoli come Prysmian (7,20 euro) e Unicredit (9,10 euro).
Gli eventi più importanti nel calendario macroeconomico
Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Per quanto riguarda i dati macro più importanti, oggi la giornata è caratterizzata dalla pubblicazione dei vari PMI manifatturieri di ottobre. Tra questi i più importanti sono quelli di Cina (Caixin) in rialzo a 53,6 punti contro i precedenti 56. Ma anche Europa (anche qui in rialzo a 54,8 punti invece dei precedenti 53,7) ed Usa (53,4 punti contro i precedenti 53,2).