La Germania frena ma… certamente questo non pare sufficiente per convincere i soloni tedeschi che se con la loro politica di austerità affonderanno i loro principali clienti (Italia e Francia) non solo non ne otterranno il predominio ma avranno anche sulle spalle il peso di un rilancio che sarà sempre più di difficile da raggiungere.
Evidentemente i teutoni stanno vincendo sul piano economico ed industriale le battaglie che invece hanno perso sul campo. Ma la loro visione miope e solo agganciata a sete di potere e rivalsa non porterà un futuro prospero né a loro né a chi si assoggetta passivamente alla loro visione socio-economica.
Forse pensano di reintregrare le quote di mercato che man mano svaniscono nei cugini deboli d’Europa con nuove vendite nei paesi emergenti…la sequela di dati macro negativi però pare andare ben oltre un fisologico rallentamento. La Germania evidentemente non può fare a meno dell’Europa ; è quasi tutto il resto dell’Europa, Italia in testa , che potrebbe, anzi dovrebbe farne a meno.
Perchè mai un paese, in crisi perenne come il nostro, deve restare agganciato a una moneta, l’euro, che di fatto rimane forte perchè è una specie di marco zavorrato?
Tutti i ventaggi sono per i tedeschi e tutti gli svantaggi sono per noi, e in generale per tutti i paesi del Mediterraneo.
L’insipienza dei nostri politici che si accingono a mettere di nuovo mano a pensioni e/o IVA o forse entrambi per assecondare gli ordini germanici, è ormai giunta a rendere il popolo pronto alla ribellione. Certo serve ancora tempo ma tanto più lo strangolamento dello stato accelererà tanto più la gente, ormai satura, sarà pronta alla rivolta.
Perchè pacificamente non cambiare strada prima abbandonando un ‘Europa fatta su misura per i tedeschi a scapito di tutti gli altri?