I tuoi soldi e risparmi depositati in banca rendono più o meno dello 0,52%?

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Solo una manciata di giorni fa è stato pubblicato il rapporto mensile dell’ABI in merito al rendimento medio dei soldi depositati in banca.

Che vuol dire? Ogni mese l’associazione di tutte le banche d’Italia calcola quanto rende in media, al piccolo risparmiatore, il totale dei soldi depositati presso le banche associate. Ovviamente la raccolta è variegata negli impieghi, come vedremo nel prosieguo dell’articolo.

Al lettore e al piccolo risparmiatore giunge diretta la domanda: i tuoi soldi e risparmi depositati in banca rendono più o meno dello 0,52%? Vediamo di capire i perché del quesito.

La raccolta di soldi e risparmi va a gonfie vele

Il rapporto mensile dell’ABI fa sempre riferimento al mese precedente. Ora, a settembre 2020, è risultato che i depositi in Italia sono aumentati di +125 miliardi di euro rispetto a settembre 2019 (+8%).

Ricordiamo che per depositi intendiamo sia i certificati di deposito, sia i conti corrente che i pronti contro termine (PCT).

Di contro, è diminuita di 15 miliardi di euro (–6,3%) la raccolta a medio e lungo termine (settembre 2020 su quello 2019). In quest’aggregato entrano in gioco, ovviamente, le obbligazioni.

Sommando algebricamente le due componenti, l’ABI ha calcolato che il mese scorso la raccolta complessiva è salita del +6,1% rispetto all’anno precedente.

I rendimenti medi per categoria di risparmio

Infine, i dati del citato rapporto indicano quelli che sono i tassi di interesse medi sul cumulo dei questa intera raccolta bancaria. Da essi si evince che:

a) il tasso attivo (per i clienti) sui PCT a settembre 2020 è stato pari all’1,06% contro lo 0,93% di agosto;

b) il rendimento applicato sui depositi, ossia l’insieme di depositi a risparmio, certificati di deposito e conti corrente, è scesa allo 0,33%. Era, invece, pari allo 0,34% ad agosto;

c) infine, sulle obbligazioni in essere, il tasso mediamente riconosciuto a settembre è stato pari al 2% scarso (1,99% per l’esattezza). Qui il dato è risultato pressoché in linea con quello di agosto, pari all’1,98%.

I tuoi soldi rendono più o meno dello 0,52%?

Ora, dalla media ponderata (ossia: masse gestite moltiplicate per i rendimenti) di queste tre mega famiglie di raccolta esce fuori il tasso dello 0,52%.

Cosa rappresenta? Esso sintetizza il tasso d’interesse medio sul totale della raccolta bancaria e per il mese di settembre. La raccolta, ripetiamo, considera i PCT, le obbligazioni e i depositi (sottoscritti dalle famiglie e dalle società non finanziarie).

Detta diversamente, potrebbe, nel suo piccolo, costituire anche un numero di confronto tra il rendimento attuale dei propri soldi in banca.

E, dall’altro lato, capire qual è la remunerazione media che in questo momento iL mercato sta riconoscendo al piccolo risparmiatore.

I soldi vanno non solo guadagnati, ma anche gestiti

Questi numeri mettono indirettamente in evidenza un monito per il piccolo risparmiatore.

Cioè mai dimenticare l’imperativo che i soldi vanno non solo lavorati e risparmiati, ma soprattutto:

a) sempre protetti dall’inflazione, come spieghiamo in quest’articolo;

b) messi a fruttare, sempre.

Oggi, che l’inflazione è prossima allo zero, non bisogna attendersi rendimenti stratosferici. Parimenti, l’inflazione bassa consente a ciascuno di difendere i propri risparmi anche con piccoli sforzi.

Al piccolo risparmiatore pertanto chiediamo: i tuoi soldi e risparmi depositati in banca rendono più o meno dello 0,52%? Ognuno conosce la propria situazione personale, quindi sarà in grado di stabilire il da farsi.

Poche regole valgono coi soldi: ossia lavorarli e meritarli, difenderli e possibilmente farli fruttare almeno un minimo.

Infine, se gradite scoprire come stanno andando i mercati in questo momento, vi invitiamo a leggere il seguente articolo.

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