I titoli di stato decennali che rendono di più e vi fanno guadagnare più del BTP

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I titoli di stato decennali che rendono di più e vi fanno guadagnare più del BTP. Ci sono? Quali sono? Che rendimenti hanno? Vale la pena comprarli? Vanno mantenuti fino alla scadenza o possono essere anche scambiati sul mercati secondario? Vediamo di approfondire l’argomento.

I titoli obbligazionari rimangono una delle forme di investimento precipue del risparmiatore italiano. Ex BOT-people per definizione, abituato a rendimenti che una volta erano a doppia cifra (ma negativi in termini reali, anche se l’italiano medio chiaramente non lo sapeva e non veniva informato della cosa), gli italiani amano ancora i bond. Tra le obbligazioni più diffuse, praticamente una enorme maggioranza, ci sono ancora i titoli di stato. Nello specifico, l’italianissimo BTP decennale. Che, in questo momento, rende l’1,81%. Una performance più che decorosa, stante i decennali europei, molti dei quali negativi in virtù della massiccia opera di acquisto della BCE. Visto che il titolo decennale è molto utilizzato dai risparmiatori, vediamo di dare un’occhiata a quei prodotti, a livello mondiale, che possono essere ragionevolmente più interessanti del decennale italiano.

Ovviamente, cercando di mantenere un rapporto ragionevole tra cedola fornita, e relativo rendimento, e valore di quest’ultimo. Ovverosia, per essere chiari, rendimenti realistici senza che la nazione che li offra corra rischi di fallimento. Quali sono, quindi, i titoli di stato decennali che rendono di più e vi fanno guadagnare più del BTP?

I titoli di stato decennali che rendono di più e vi fanno guadagnare più del BTP

Incominciamo la disamina dalle Americhe. Escludiamo l’Argentina, che offre un 41,96% a 4 anni. Una follia insostenibile, appunto. Il Brasile offre il suo titolo a 10 anni al 7,62%. un rendimento stratosferico, ma che dice chiaramente che la più importante nazione sudamericana faccia fatica a finanziarsi. Infatti, quando un decennale si avvicina a, o supera il 7%, non “butta bene” per quella nazione.

Evitiamo il Canada, che offre un decennale ad ¼ del titolo italiano, ed andiamo invece sul Cile. Il titolo a 10 anni della nazione pacifica promette un interessante 2,62%. Più che sostenibile e già qualcosa su cui valga la pena di ragionare. Molto più interessante, ma già sulla soglia del rischio, il titolo colombiano a 10 anni, che paga il 5,98%. Di pochissimo sopra il Messico, al 6,05%. Ottimo il titolo peruviano (che certifica la crescita e la maturità della nazione) al 4,14%.

Gli Stati Uniti oggi hanno un titolo decennale allo 0,7%. Sono i titoli più sicuri del mondo, ma offrono molto poco.

Andiamo in Europa.

Qui si parla solo delle nazioni emergenti, e neanche tutte. La Bulgaria, per esempio, offre un rendimento di quasi il 50% inferiore all’Italia. Quindi dobbiamo concentrarci sulla Grecia, al 2,15%. O sull’Islanda, al 2,42. Oppure sulla Romania (4,3%), Russia (5,94%), Serbia (2,64%) o Ungheria (2,02%). Turchia ed Ucraina, entrambe oltre il 13%, sono come l’Argentina quando offrì i propri bond decennali ai risparmiatori italiani (ben 44.000 aderirono) prima che fallisse.

In Medio Oriente, praticamente tutti offrono rendimenti maggiori dell’Italia. Senza toccare chi potrebbe fallire da un giorno all’altro, buoni e sicuri rendimenti vengono dal Bahrein (4,35%), dalla Giordania (5,57%) e dal Qatar (2,68%).

L’Asia/Pacifico offre tutte le Tigri asiatiche, oltre alla Cina. Proprio il decennale cinese è interessante, con il suo 2,67% strasicuro. Buone anche le Filippine (3,37%), la Malesia (2,81%) e il Vietnam (2,86%). Un discorso a parte meritano India e Indonesia. L’India offre il decennale al 6,16%, l’Indonesia all 8,91%. Entrambe sembra irreale che possano fallire entro 10 anni. ma questi rendimenti dicono chiaramente che ci sono difficoltà, stante le attuali condizioni, a finanziarsi sui mercati, per queste due nazioni. Ottimi rendimenti, quindi, ma parecchio rischiosi. Fate vobis.

Concludiamo con l’Africa, dove citeremo solo chi abbia valore ad un rischio contenuto. Ecco quindi il Botswana con il decennale al 3,54%, il Marocco al 2,67%, le Mauritius al 3,39%. Anche il Sud Africa, uno dei BRICS, rende parecchio. Ma al 9,25%, è certamente rischioso per un risparmiatore prudente come quello italiano.