I titolari di Partita IVA riceveranno soldi dal Governo direttamente sul conto corrente in questi casi

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Le ultime decisioni del Governo circa le misure di sicurezza e contenimento del contagio da Covid-19 coinvolgono la chiusura di diverse attività. Le più recenti novità circa il decreto Ristori assicurano l’erogazione di contributi a fondo perduto per alcuni contribuenti. Nel seguente articolo i Tecnici di ProiezionidiBorsa illustreranno ai propri Lettori i principali aspetti che coinvolgono i titolari di Partita IVA e le PMI.

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Le recenti restrizioni del DPCM 25 ottobre 2020, impongono la necessità di predisporre contributi a fondo perduto per le attività chiuse o costrette ad orari limitati. Si tratta principalmente di ristoranti, bar, palestre, centri benessere, teatri, cinema, sale gioco e simili. L’obiettivo principe è quello di porre un aiuto immediato a quelle attività che risentiranno delle conseguenti decisioni prese per un’azione mirata al contenimento del contagio. A tal riguardo, i titolari di Partita IVA riceveranno soldi dal Governo direttamente sul conto corrente in forma di aiuto. Questa volta, inoltre, il calo del fatturato non rappresenterà un fattore discriminante.

L’erogazione dei contributi a fondo perduto ha già ricevuto l’ok del Consiglio dei Ministri il 27 ottobre. Essa conivolgerà i titolari di Partita IVA o le PMI ed ora si attende ora la pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale. Il Ministro Gualtieri assicura l’invio del contributo entro il prossimo 11 di novembre per chi ha già ricevuto i bonus precedenti. Coloro che inoltreranno nuova richiesta dovrebbero ugualmente ricevere i fondi entro dicembre. Sarà l’Agenzia delle Entrate ad assegnare il contributo direttamente ai beneficiari. Le risorse si distribuiranno a più di 300 mila titolari di Partita IVA ed il pagamento avverrà direttamente sul conto corrente dell’interessato.

I titolari di Partita IVA riceveranno soldi dal Governo direttamente sul conto corrente in questi casi

Per quanto riguarda l’ottenimento del beneficio, coloro che hanno già fruito dei bonus precedenti, non dovrebbero inoltrare ulteriore richiesta. Essi riceveranno la quota direttamente su conto corrente. Si prevede ugualmente una specifica domanda per chi non rientra in questo caso. Sarà il codice Ateco a determinare i titolari di Partita IVA o PMI che potranno effettivamente beneficiare del sussidio. Si stima che le attività che prevedono una chiusura totale ricevano contributi di ordine superiore rispetto a quelle a cui si richiede la chiusura anticipata. La misura del contributo seguirà il calcolo in base a quanto aveva già previsto il decreto Rilancio. Ecco, dunque, in quali casi i titolari di Partita IVA riceveranno soldi dal Governo direttamente sul conto corrente.

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