I tassi negativi sono la soluzione del problema?

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Cosa farà nel futuro la FED  degli USA? Il presidente Trump per dare  maggiori stimoli all’economia americana che ha rallentato a causa dell’epidemia del Covid-19, chiede  alla FED statunitense un provvedimento shock: tassi negativi.

I tassi negativi sono la soluzione del problema?

I tassi negativi in Europa e in Giappone non sono stati la soluzione economica giusta.

Perché?

Tale manovra di politica monetaria non è stata accompagnata da una politica fiscale volta ad incentivare  le imprese ad investire.

Inoltre questa riduzione dei tassi non è stata accompagnata né  da una politica industriale adeguata, né da un forte aumento delle spesa pubblica in investimenti  e infrastrutture.

La politica economica si basa su un insieme di provvedimenti che devono essere  mescolati e dosati nelle giuste proporzioni come nella formazione di un ottimo cocktail. Se si sbagliano gli ingredienti e/o i dosaggi  avremo l’effetto inverso.

I tassi negativi sono la soluzione del problema?

Gli istituti creditizi, perché presteranno sempre  a tassi esagerati a famiglie e imprese,   potranno pagare  tassi in negativo ai propri correntisti, e potranno continuare la ricerca di titoli di dubbia esigibilità per fare la caccia al rendimento.

Potranno poi scaricare anche sui piccoli investitori eventuali  “titoli spazzatura”. Le possibilità di aggirare  anche la MIFID2 sono notevoli specialmente sulle piccole banche di carattere locale.

Questo avvantaggerà le banche  meno competitive a restare sul mercato e a non fare la ristrutturazione  che il mercato stesso, in particolare in Italia, richiede da molto tempo.

La speculazione in Borsa sarà quella che si avvantaggerà  maggiormente di questa massa di liquidità a prezzo negativo.

Le azioni raggiungeranno i livelli massimi e i prestiti obbligazionari  cresceranno enormemente sopra  il prezzo di emissione. Guadagni in conto capitale da capogiro.

Durerà?

Una politica vincente?

Nel breve, o brevissimo  periodo, gli effetti economici ci potranno essere come un maggiore stimolo agli investimenti. Nel periodo medio e lungo gli effetti saranno più negativi che positivi.

Gli imprenditori basano le loro  decisioni di investimento sulle “aspettative”, queste sono legate alla produttività marginale del capitale.

Nel caso in cui le aspettative degli imprenditori sulla efficienza marginale del capitale siano basse o nulle, anche in presenza di tassi negativi, non saranno stimolati  ad investire e/o fare impresa.

La più famosa frase del grande economista J.M. Keynes riassume con semplicità quello di cui ho scritto: “ si può portare un cavallo alla fontana, ma non obbligarlo a bere se non ha sete”.

Potremmo oggi aggiungere che, anche in presenza di un lago immenso ( la liquidità) il cammello non beve!

La politica industriale e fiscale  negli ultimi decenni ha troppo favorito le grandi multinazionali e ha conseguentemente  affossato le numerose PMI.

Un uomo come Bill Gates in Italia non  avrebbe avuto nessun successo  all’inizio della sua attività.