I soldi sul conto corrente cointestato che fine fanno quando finisce la convivenza?

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Quando due persone instaurano un legame affettivo importante e decidono di vivere insieme in modo stabile e non più occasionale non devono, assolutamente, lasciare al caso, le conseguenze patrimoniali di tale scelta. A costo di sembrare dei cinici calcolatori!

Sebbene la Legge 76/2016 disciplini la convivenza di fatto, che fino a qualche anno era priva di regolamentazione giuridica, questo non significa che i rapporti personali o patrimoniali dei conviventi siano paragonabili ai rapporti matrimoniali.

Maggiori tutele dall’ordinamento giuridico per le convivenze di fatto. Ma non identiche a quelle del rapporto tra i coniugi.

La legge infatti, ancora oggi non detta alcuna regola circa il regime patrimoniale tra i conviventi. E non sono applicabili, per analogia, le regole della comunione dei beni che governa il rapporto tra i coniugi.

Per cui è importante che i conviventi prima di fare determinate scelte, conoscano bene le conseguenze alle quali andranno incontro.

Quest’oggi con i Consulenti di Diritto di ProiezionidiBorsa, cercheremo di capire cosa succede quando due persone che decidono di convivere stabilmente, cointestano anche un conto corrente bancario.

In particolare, i soldi sul conto corrente cointestato che fine fanno quando finisce la convivenza?

I soldi sul conto corrente cointestato che fine fanno quando finisce la convivenza?

Se i conviventi sono cointestatari di un conto corrente bancari, sono comproprietari in parti uguali delle somme depositate.

A stabilirlo è l’articolo 1298 del codice civile.

Ma attenzione! I conviventi sono comproprietari dei soldi sul conto corrente cointestato anche se le somme depositate provengono esclusivamente dal reddito di un solo convivente.

Queste somme di denaro, infatti, si considerano depositate sul conto corrente cointestato per sopperire ai bisogni comuni della famiglia. E non nei limiti della propria quota.

Per cui, dal punto di vista giuridico, ma anche pratico, avere dei conti correnti separati sembra essere la migliore soluzione per chi desidera essere anche economicamente indipendente.

In quest’ultimo caso, ciascun convivente sarà libero di prelevare e versare soldi sul proprio conto corrente. E gestire quindi i propri risparmi senza necessità di autorizzazione.

E soprattutto evitando future discussioni con l’ex partner.

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