I soldi e i redditi di queste famiglie subiranno le mazzate peggiori del 2021

rialzo prezzi

L’economia non è mai un “gioco” a somma zero, ma c’è sempre chi vince e chi perde. In questo caso il concetto di vincita o perdita fa riferimento al potere d’acquisto dei soldi risparmiati e guadagnati ogni mese.

Vediamo allora di capirne di più e spieghiamo perché i soldi e i redditi di queste famiglie subiranno le mazzate peggiori del 2021.

L‘inflazione sui risparmi

Il peso dell’inflazione sui risparmi si fa sentire soprattutto quando essi sono tenuti liquidi o su strumenti a bassissimo rendimento. A maggio il costo della vita è stato pari all’1,3% mentre nel resto d’Europa si viaggia sull’ordine del 2%. Negli USA è stata pari addirittura al 5% circa.

Sebbene le Autorità monetarie abbiano definito l’attuale rialzo dei prezzi come temporaneo, è verosimile esso ci accompagnerà almeno per tutto l’anno.

Per comprendere appieno il suo peso sui risparmi basta fare un ragionamento al contrario. Cioè negli anni Ottanta e Novanta, quando l’inflazione era molto più alta di oggi, chi ha investito sul reddito fisso a lungo termine ha fatto l’affare. Perché poi l’inflazione è scesa e quei risparmiatori si sono assicurati alti rendimenti per lungo tempo.

Oggi vale semplicemente il contrario: se la ripresa sarà forte e robusta, l’inflazione non sparirà a strettissimo giro. Per cui un investimento “sbagliato” nel medio-lungo termine farà solo meno danni rispetto alla preferenza per la liquidità.

L’inflazione e il rialzo dei prezzi

A questo punto entra in gioco l’economia reale con tutto il peso dei rialzi dei prezzi. Abbiamo già visto come sia in arrivo una mazzata da 284 euro medie annua per le famiglie per i costi energetici.

Questo rialzo è pero solo la punta dell’iceberg. Il prezzo dell’energia, infatti, entra in tutti i processi produttivi dei beni e dei servizi. Uno yogurt, una crociera, una consulenza del commercialista, il lavoro dell’impresa di pulizie, etc: tutti saranno toccati dal rialzo dell’energia.

La conclusione più ovvia rimanda al timore che molti listini prezzi vengano ritoccati al rialzo da oggi in poi. Aumenti che ovviamente pagherà il consumatore finale.

Dunque, i soldi e i redditi di queste famiglie subiranno le mazzate peggiori del 2021

Come si vede c’è un combinato di fattori che nel giro di alcuni mesi metterà a rischio l’integrità del potere d’acquisto delle famiglie.

Da un lato le perdite sui risparmi, giacché moltissime famiglie si rifugiano nella liquidità o su strumenti a reddito fisso ma dal basso rendimento. Dall’altro le perdite legate agli aumenti dei prezzi dei beni e servizi, che non peseranno sempre allo stesso modo.

Le famiglie che percepiscono un reddito da lavoro autonomo (o di impresa) potrebbero adeguare i prezzi al costo della vita. Quindi almeno su questo fronte potrebbero riuscire a tutelarsi. Tuttavia, poiché ad un aumento dei prezzi equivale sempre una riduzione della domanda, tutto dipenderà dal grado di elasticità del bene o servizio erogato.

Diverso il caso delle famiglie che percepiscono un reddito da lavoro dipendente. Qui infatti bisognerà attendere il prossimo aumento che tenga conto dell’aumentato costo della vita.

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