Il gusto del caffè cambia completamente a seconda della varietà che utilizziamo. A parità di qualità il caffè “arabica” si distingue sempre per il suo aroma, il gusto e la resa delicata nella tazza. Anche se ha circa la metà o un terzo della caffeina della varietà “robusta” che si distingue, invece, per un sapore intenso, deciso, legnoso e una resa più corposa nella tazza.
Il risultato di un buon caffè dipende molto anche dal modo in cui lo prepariamo. Quello fatto con la moka è profondamente diverso dall’espresso del bar (ecco qui un approfondimento per capire se il nostro barista lo fa bene o no). E soprattutto dal caffè americano che si prepara con una macchina speciale e scende in una caraffa di vetro trasparente.
Per non perderci tra aromi e densità, ricordiamo oggi i segreti che non tutti conoscono per preparare un buon caffè americano. Con gli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa.
Lungo, nero e profumato
Il caffè americano è un liquido aromatico a base di caffè, molto lungo. Contiene circa 150 ml di acqua, è meno denso e corposo del caffè italiano.
Per prepararlo utilizziamo un apparecchio elettrico dotato di caraffa graduata. Possiede un coperchio salva aroma per conservare la fragranza e una base riscaldante che mantiene la bevanda in caldo per parecchie ore.
Il segreto è questione di acqua calda
Prima di fare il caffè, riempiamo la caraffa d’acqua calda e scaldiamola per alcuni minuti. Preferiamo una miscela di caffè con macinatura media, che non intasi il filtro durante l’uso.
Attenzione a non esagerare con le dosi. Calcoliamo un cucchiaio colmo, pari a 7-8 grammi di caffè ogni due tazze di acqua.
Se la macinatura della polvere è troppo grossa, il caffè americano risulterà con un gusto troppo debole. Se invece la macinatura della polvere di caffè fosse troppo fine, il gusto potrebbe rivelarsi sgradevolmente amaro.
I segreti che non tutti conoscono per preparare un buon caffè americano
Non conserviamo per troppo tempo il caffè nella caraffa di vetro che resta appoggiata sulla fonte di calore. Questo vizio è molto diffuso, soprattutto negli Stati Uniti.
Le caraffe restano a bollire ore e ore nei bar e negli uffici. Ma questa pratica finisce per conferire al caffè un forte gusto di bruciato che si trasmette anche ai vestiti e capelli delle persone che lavorano nella stanza.